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Mercoledì, 29 Novembre 2023
provincia Canino

LA RICHEZZA DI VULCI | Canali, cisterne, pozzi e vasche in un grande edificio di 500 metri quadri

Presentati i risultati della campagna di scavo Vulci 3000 Project. Ricerche anche con georadar, droni e intelligenza artificiale

Presentati i risultati di Vulci 3000 Project, campagna di ricerca avviata nel 2014 e che da sette anni si svolge sul campo ogni anno per circa due mesi con la cooperazione di università italiane e straniere. La conferenza finale della campagna di scavo 2023 è stata tenuta a Canino martedì 11 luglio, alle 21, nel chiostro del museo della Ricerca archeologica, nell’ex convento di San Francesco, da Maurizio Forte e da Elisa Biancifiori Italiano, accademico della Duke university negli Stati Uniti, dove insegna Storia dell’arte, Archeologia classica e Studi visuali, con all’attivo ricerche archeologiche in tutto il mondo. Biancifiori, anche ricercatrice alla Sapienza, è co-direttrice di scavo.

Risultati della campagna di scavo Vulci 3000 Project-4

"Un’esperienza unica per gli studenti dei due atenei - sottolinea Grazia Olimpieri dell'associazione Luciano Bonaparte, che ha organizzato l'evento - ma soprattutto un’opportunità unica per l’area archeologica di Vulci di essere conosciuta e indagata con tecnologie all’avanguardia e metodologie innovative".

La relazione ha riguardato sia i risultati dello scavo di un grande edificio nella zona urbana di Vulci, ampio più di 500 metri quadri, con una ricchezza formidabile di canali, cisterne, pozzi e vasche, sia gli esiti della ricerca condotta con georadar e droni multispettrali sull’estensione della città etrusca nel tempo, dall’età del ferro alla decadenza, per un periodo di circa 1400 anni. Le ricerche svolte con l’ausilio dell’intelligenza artificiale hanno persino permesso di effettuare ricostruzioni scientificamente fondate sul paesaggio circostante 2000 anni fa. Un innovativo strumento di diffusione della conoscenza del territorio è l’app AN_Vulci, che permette di “visualizzare” le costruzioni ancora da scavare durante la visita alla città, nel Parco archeologico naturalistico di Vulci, di cui è stato portato alla luce appena il 5%.

Risultati della campagna di scavo Vulci 3000 Project-2

Al termine gli spettatori hanno potuto fruire delle spiegazioni integrative degli studenti e dei professionisti italiani e stranieri che fanno parte del team di ricerca, che hanno illustrato i materiali archeologici della campagna di scavo in corso di restauro, le ricostruzioni digitali dello scavo e della cisterna grande, come anche i primi risultati di una nuova ricerca di Eye-Tracking sulla percezione degli scavi e delle rovine, coordinata da Vincenza Ferrara di Vts Italia.

La conferenza è stata organizzata, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Canino, dall’associazione culturale Luciano Bonaparte principe di Canino. "Un’associazione - sottolinea Olimpieri - di volontari appassionati della storia del proprio territorio, attiva con eventi, borse di studio e con la pubblicazione del periodico “Canino 2008”".

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