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Giovedì, 25 Aprile 2024
SCHIANTO SULL'ETNA / Soriano nel Cimino

Canadair precipitato | Matteo Pozzoli viveva a Soriano perché stregato dai monti Cimini

Sulla tragedia dell'Etna la procura ha aperto due indagini: per disastro aviatorio colposo e incendio

Stregato dai monti Cimini, dove aveva deciso di vivere. Soriano nel Cimino era per Matteo Pozzoli, pilota morto nell'incidente con il Canadair alle pendici dell'Etna, il suo rifugio. Si era trasferito qui una quindicina d'anni fa. Da solo, perché non era né sposato né aveva figli. Non stava molto a casa, per colpa di quel lavoro che lo teneva spesso e a lungo lontano. Ma quando tornava in quella villetta ben tenuta in località Santarello, tra Soriano e Chia, era come se staccasse dal resto del mondo, dedicandosi soprattutto alla cura dell'orto. I suoi vicini, scossi e increduli, lo ricordano come una brava persona e un uomo educato.

Canadair precipitato sull'Etna-4

Domenica scorsa Pozzoli, 56 anni, era tornato a Soriano portandosi dietro le provviste congelate che gli aveva preparato la mamma. Aveva trascorso qualche giorno di ferie con i genitori, i fratelli e i nipoti nella sua città di origine: Erba, comune di 16mila anime in provincia di Como, dove la sua famiglia è molto conosciuto e stimata. Il padre, Filippo Pozzoli, è stato sindaco dal 1995 al 2002. Lunedì è rientrato a lavoro. Poi giovedì quel maledetto intervento: c'era da spegnere un incendio divampato a Linguaglossa, nel Catanese. Il 56enne entra in azione a bordo di una Canadair 28 con il primo ufficiale Roberto Mazzone, 62 anni, di Salerno, come compagno di volo.

VIDEO | Canadair precipitato sull'Etna, il momento dello schianto

Per cause ancora da chiarire, però, il velivolo si è schiantato alle pendici dell'Etna. I corpi sono stati recuperati solo venerdì pomeriggio, a 24 ore dall'incidente. Per la procura di Catania il primo passo è far eseguire l'autopsia sui resti dei due piloti. Poi procederà a far analizzare la scatola nera, che è già stata recuperata, per gli accertamenti sul perché dell'impatto. Due i filoni di indagine: uno sul disastro aereo e un altro sul rogo scoppiato a Linguaglossa. I reati ipotizzati al momento sono disastro aviatorio colposo e incendio.

Matteo Pozzoli

Pozzoli aveva alle spalle una lunga carriera da pilota, prima nell'Aeronautica militare e poi nell'aviazione civile, in particolar modo nell'antincendio. "'Un pilota non muore mai. Cambia solo base'. Vogliamo credere che sia così - è il messaggio che arriva dalla famiglia -. Ti penseremo ancora lassù, a fare quello per cui hai sempre voluto vivere: volare. Ciao Teo, mancherai".

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