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SCHIANTO SULL'ETNA / Soriano nel Cimino

Canadair precipitato | La lettera a Matteo Pozzoli del fratello: "Hai fatto il tuo ultimo lancio e ci hai lasciati con la bocca aperta e il cuore infranto"

Veglia di preghiera per il pilota di Soriano nel Cimino morto nella tragedia sull'Etna

Una veglia di preghiera per Matteo Pozzoli, il pilota morto nell'incidente con il Canadair alle pendici dell'Etna. Ieri sera la comunità di Erba, il comune in provincia di Como di cui il 56enne era originario, si è riunita nella chiesa prepositurale per recitare il rosario. "Mamma e papà vogliono ricordarti con una preghiera a quel Dio che, anche in questi terribili momenti, riesce a donargli conforto", si legge nel messaggio scritto da uno dei fratelli di Pozzoli, Simone, con cui si invitava "chiunque" a "unirsi a noi". "Non è obbligatorio né conoscere le preghiere né pregare - era specificato -. La presenza silenziosa è già un enorme conforto".

Canadair precipitato sull'Etna - Nel riquadro: Matteo Pozzoli

Il pilota, una lunga carriera alle spalle, prima nell'Aeronautica e poi nell'aviazione civile, in particolar modo nell'antincendio, da una quindicina di anni viveva a Soriano. Trasferitosi qui perché stregato dai monti Cimini, abitava in una villetta in località Santarello, tra il comune e la frazione di Chia. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una brava persona e un uomo educato, che appena poteva si dedicava a quell'orto che aveva realizzato tutto da solo.

Giovedì scorso la tragedia, durante le operazione di spegnimento di un incendio divampato a Linguaglossa, nel Catanese. Pozzoli è entrato in azione a bordo di una Canadair 28 con il primo ufficiale Roberto Mazzone, 62 anni, di Salerno, come compagno di volo. Per cause ancora da chiarire, però, il velivolo si è schiantato alle pendici dell'Etna. I corpi sono stati recuperati solo venerdì pomeriggio, a 24 ore dall'incidente.

Matteo Pozzoli

"Caro fratellone - si legge nella lettera scritta dal fratello Simone -, hai fatto il tuo ultimo lancio e, come al solito, ci hai lasciati tutti con la bocca aperta e il cuore infranto. Avremo modo di alzare ancora i calici al cielo ma, per il momento, mamma e papà vogliono ricordarti con una preghiera a quel Dio che, anche in questi terribili momenti, riesce a donargli conforto".

La procura di Catania ha aperto due indagini: una sul disastro aereo e un'altra sul rogo scoppiato a Linguaglossa. I reati ipotizzati al momento sono disastro aviatorio colposo e incendio.

La veglia per Matteo Pozzoli

Nella notte, terminata la veglia di preghiera, il messaggio di ringraziamento di Simone Pozzoli. "La vostra presenza è stata di grande conforto per tutti noi. Ho visto tanti amici, parenti e conoscenti. Ma ho visto anche volti non conosciuti, persone mai viste. Vogliamo ringraziare tutti per l’empatia dimostrata e inaspettata. Teo Troz, in arte Matteo Pozzoli, era tra noi, tra le nostre preghiere e i nostri silenzi, con una mano sulla spalla di mamma ed una su quella di papà".

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