Viaggio da incubo per 680 ovini: dalla Spagna a Viterbo nel cassone del tir a 37 gradi centigradi

Un viaggio da incubo quello che hanno dovuto patire 680 ovini, ammassati nel cassone di un tir a una temperatura di 37 gradi centigradi. I poliziotti della stradale di Terni hanno scoperto le condizioni delle bestie nei pressi del casello autostradale di Orte, dove hanno fermato l'autoarticolato sul quale erano stipate che, partito dalla Spagna, era diretto a Viterbo.

Il controllo di questo trasporto internazionale è stato fatto, con il supporto del servizio veterinario, nelle prime ore del mattino, ma il caldo e l'afa si facevano già sentire. "Numerose - riporta una nota della questura - sono state le irregolarità contestate. A partire dal mancato funzionamento del sistema di allarme che allerta il conducente del superamento del limite massimo della temperatura, che in effetti aveva superato il limite consentito dei 35 gradi e aveva raggiunto i 37 gradi. Questo perché il sistema di ventilazione installato nel veicolo semirimorchio non era in grado di mantenere una temperatura nel vano di carico entro i limiti legali previsti, in quanto presentava quattro ventole di raffreddamento non funzionanti".

Ma non solo. "Il veicolo - aggiungono gli agenti - non era munito di attrezzatura idonea tale da garantire l’accesso al vano ospitante gli animali e consentire l’ispezione e cura degli stessi. Anche la scala, di cui era dotato il mezzo di trasporto, non risultava assolutamente idonea a garantirne l’utilizzo in sicurezza".

Per evitare agli ovini ulteriore stress e sofferenze, facendoli sostare a bordo strada con alte temperature, i poliziotti hanno "scortato" l'autoarticolato fino a Viterbo, nella sede di scarico delle bestie, ultimando qui le incombenze burocratiche. L'autista è stato sanzionato.