Lutto nel ciclismo. È morto Sante Ranucci, campione del mondo dilettanti nel 1955. Nato a Montefiascone il 31 ottobre 1933, aveva 89 anni e per otto - dal 1956 al 1964 - è stato professionista del ciclismo su strada.

Si è spento nella notte di sabato 20 maggio a Scandicci, in provincia di Firenze, dove viveva e dove verranno celebrati i funerali. "È partito per l'ultima tappa", scrive la figlia Veronica. "Nonostante la malattia degli ultimi anni, non ha mai smesso di lottare con la forza che lo ha sempre contraddistinto.  Lui non sentiva stanchezza e non si arrendeva mai. Finalmente ha smesso di soffrire e adesso può inforcare la sua bici e sfrecciare via, in volata da San Pietro. Ciao babbo, sei stato e sarai sempre un campione".

Icona del ciclismo montefiasconese, Ranucci è stato tra i più grandi ciclisti della città. Oltre a vincere nel '55 il campionato del mondo dilettanti a Frascati, ha partecipato a diversi Giri d'Italia. Nell'edizione del 1958 è arrivato in 12esima posizione a 15'46": senza le tappe a cronometro sarebbe stato il vincitore assoluto.

Tutti i successi di Sante Ranucci

Sante Ranucci ha conseguito ottimi risultati da dilettante imponendosi in importanti prove della categoria come il Gran premio Città di Camaiore e, soprattutto, conquistando la maglia arcobaleno nell'edizione italiana dei mondiali 1955 a Frascati.

È passato professionista nel 1956, anno in cui ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera professionistica chiudendo al secondo posto la Freccia Vallone. In quell'anno è stato anche quarto al Giro del Piemonte. Nella stagione seguente ha colto l'ottavo posto nella Liegi-Bastogne-Liegi, dimostrando di essere particolarmente incline alle dure Classiche delle Ardenne: è stato il primo degli italiani, oltre che il primo non belga, a giungere al traguardo.

Ha partecipato al suo primo Giro d'Italia nel 1958, concludendolo al dodicesimo posto assoluto. Nel corso della manifestazione ha saputo mettersi in particolare evidenza nella sesta tappa, che prevedeva l'arrivo a Chiavari, dove è giunto secondo. E nella decima frazione, con arrivo a Roma, dove si è piazzato terzo di giornata. Questa si è dimostrata la migliore delle sue tre partecipazioni alla corsa rosa. 

Fra i piazzamenti di quella stagione vanno ricordati anche il secondo posto al Giro del Lazio, il quinto al Giro di Campania e l'ottavo nella Milano-Mantova.

Nel 1962 ha sfiorato nuovamente il successo al Giro d'Italia nell'ottava frazione, la Avellino-Foggia. Anche in questa occasione è arrivato secondo.