Scoperta eccezionale! Stalattite secolare emerge dall'antica Tarquinia: dirà come era il clima al tempo degli Etruschi | FOTO e VIDEO
La stalattite è stata portata alla luce da un pozzo etrusco durante gli scavi alla Civita di università di Milano e Cambridge. Fondamentale il supporto dei vigili del fuoco
Scoperta eccezionale alla Civita di Tarquinia. Dal cuore dell'antica città etrusca è stata portata alla luce una stalattite secolare. Formatasi nei secoli, si trovava all'interno di un pozzo etrusco di circa dieci metri e terminante in una cavità più larga e profonda altri due metri.
Un prelievo delicato, avvenuto mercoledì 20 settembre, durante un'indagine geologica e paleoclimatica delle università di Milano e di Cambridge nel complesso archeologico del pianoro della Civita. Un ricercatore si è calato a diverse metri di profondità venendo costantemente supportato dai vigili del fuoco del comando provinciale di Viterbo.
"Straordinaria azione dei vigili del fuoco del team Speleo alpino fluviale di Viterbo - commenta Giovanna Bagnasco Gianni, docente dell'università di Milano e direttrice dello scavo alla Civita -. Hanno effettuato l'intervento portando alla luce la stalattite con l'assenso della Soprintendenza".
Ma quele è l'obiettivo delle indagini? "Decifrare la storia contenuta nelle strutture fisiche e chimiche della stalattite - spiega Bagnasco - e contribuire a dare informazioni in materia di cronologia, paleoecologia e clima dell'antica città etrusca".
Ora, infatti, il professor Luke Skinner, esperto paleoclimatico dell'università di Cambridge, effettuerà il carotaggio della stalattite nell'ambito della collaborazione "Science@Tarquinia" in atto tra l'università di Milano e la Cambridge university. Il professor Skinner, in particolare, elaborerà i dati per comprendere il clima al tempo degli Etruschi.
"Tutto ciò - spiega la professoressa Bagnasco - fa parte del progetto 'Agricoltura e clima antico' in auge tra l'università di Milano e l'università di Cambridge. Gli scavi nell'antica Tarchna, iniziati nel 1982 nel luogo denominato complesso monumentale, hanno attratto nel tempo un'attività di ricerca interdisciplinare a tutto campo che nel 2019 è culminata in un progetto in collaborazione con l'università di Cambridge.
Science@Tarquinia - prosegue Bagnasco - comporta uno studio ad ampio raggio sull'ecosistema dell'antica Tarquinia. La ricerca si basa sulla ricerca isotopica dei resti antropologici, faunistici e naturalistici per identificare l'impronta locale o allogena dei resti organici. Tale ricerca sui campioni include l'analisi isotopica e del Dna antico di animali, piante ed esseri umani per studiare il regime alimentare, la mobilità e la diversità tra queste comunità che, a vario titolo, formavano la vita del centro urbano. La ricerca su questi resti - conclude Bagnasco - ha inoltre fornito dati per ricostruire l'ecologia delle forze produttive che sostenevano l'avanzato livello culturale della città fin dalle sue origini".