Due giovani trovati con nove panetti di hashish in auto, ai carabinieri chiedono: "Come ci è finita la droga qui dentro...?!"
I due ragazzi le hanno provate tutte per non essere arresti, anche camuffare l'odore di hashish spruzzando del profumo in auto. Ma nulla è servito
Le hanno provate tutte, ma a nulla è servito. Dopo aver tentato di camuffare (malamente) l'odore di hashish spruzzando del profumo in auto, al ritrovamento della droga da parte dei carabinieri si sarebbero mostrati così sorpresi da arrivare a chiedere loro ai militari come lo stupefacente fosse finito nella macchina su cui stavano viaggiando.
L'episodio risale alla notte tra martedì e mercoledì, quando i carabinieri di Orte al casello autostradale hanno fermato un'auto proveniente da Roma. Durante i controlli, i due giovani a bordo del veicolo, un italiano e un papuano, sarebbero "apparsi subito nervosi". I militari hanno così fatto scattare le perquisizioni, sia personali che all'interno della macchina da cui "fuoriusciva - riportano - un chiaro odore di cannabinoidi nonostante il tentativo estremo dei ragazzi di occultarlo con del profumo".
All'esito delle operazioni, i carabinieri avrebbero trovato nascosti sotto al sedile del passeggero nove panetti di hashish per un peso totale di circa un chilo. Alla vista della droga, i due giovani si sarebbero mostrati sorpresi arrivando a chiedere loro ai militari come lo stupefacente fosse finito nell'auto su cui stavano viaggiando. "E come ci è finita questa roba qui dentro...?!", avrebbero esclamato. "Non è nostra. Qualcuno ce l'ha sicuramente messa dentro mentre la macchina era parcheggiata a Roma", avrebbero aggiunto.
Ahiloro, però, la giustificazione non ha convinto i carabinieri che li hanno arrestati e messi a disposizione del pm di turno. Sono stati "colti nella flagranza del delitto di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti", fa sapere l'Arma. La droga, secondo i militari, era "destinata all'attività di spaccio al dettaglio". L'operazione dell'Arma rientra nei controlli straordinari del territorio attuati, con il supporto delle unità cinofile, sulle principali strade e nei centri storici dei comuni della Tusca dove il fenomeno dello spaccio risulterebbe essere più diffuso.