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Venerdì, 19 Aprile 2024
GIUDIZIARIA

Coppia di imprenditori sequestrata e rapinata in villa, 13 anni e 10 mesi di carcere ai tre banditi

Nonno e nipote di Vetralla e un 34enne di Montefiascone condannati per l'irruzione al Golf club di Aprilia

Tre condanne per la banda che, armata e travisata, ha fatto irruzione in una villa di Aprila per rapinare una coppia di coniugi. Il gup del tribunale di Latina ha pronunciato sentenza nei confronti di Romolo Esposito, 70 anni, del nipote Argentino, 36, entrambi residenti a Vetralla, e di Redzep Bajrami, 34enne originario della Macedonia ma residente a Montefiascone.

I fatti

Gli Esposito e Bajrami, stando all'accusa, avrebbero fatto parte di un sodalizio criminale specializzato in rapine in villa, la cui efferatezza aveva terrorizzato in particolar modo i proprietari del Golf club di Aprilia: i coniugi Paolo Lanza e Marina Tugnoli. È per questo fatto, avvenuto la sera dell'11 luglio 2020, che i tre sono finiti a processo e sono stati giudicati.

Dopo l'irruzione, a volto coperto e coltelli in mano, hanno legato e tenuto in ostaggio per ore la coppia di imprenditori e il loro domestico. Nel mentre si sono impossessati di una pistola, di una carabina, di due auto (una Mercedes Clk e un Fiat Doblò) e delle chiavi dell'abitazione romana ai Parioli dove i rapinatori si sarebbero poi recati, lasciando uno dei malviventi a fare il palo ad Aprilia, e da cui sarebbero stati portati via gioielli per 20mila euro, un orologio da 1500 euro e circa 7mila euro in contanti.

Basista del gruppo sarebbe stato lo stesso domestico di Lanza e Tugnoli, anche lui sequestrato durante la rapina. Un 33enne originario dello Sri Lanka che a marzo del 2021 si è ucciso con un colpo di pistola alla testa durante una perquisizione dei carabinieri che lo hanno trovato in possesso di armi e droga. Secondo i militari, il cingalese si sarebbe suicidato anche perché si sarebbe visto incastrato dalle indagini sul colpo.

Le condanne

Gli Esposito e Bajrami, arrestati a novembre 2021 e tuttora ai domiciliari, sono stati giudicati con rito abbreviato per concorso in rapina, sequestro di persona aggravato e danneggiamento seguito da incendio. Con lo sconto di un terzo della pena ciascuno, sono stati condannati a una pena complessiva di tredici anni e dieci mesi di reclusione.

Cinque anni a Romolo Esposito, a fronte di una richiesta del pm di sette anni. Quattro anni e cinque mesi, invece, sia ad Argentino Esposito che a Redzep Bajrami. Per loro due la procura aveva chiesto rispettivamente quattro anni e sei mesi e sei anni di reclusione. 

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