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Cronaca

Ricatti sessuali | Madre e figlio adescano uomini single sui social per ripulirgli il conto: "Non campi più"

Le minacce di S.F. e F.C. alle vittime (che potrebbero essere molte di più) a cui hanno estorto 25mila euro: un 50enne ha tentato il suicidio

Minacce e richieste di denaro così insistenti da spingere una delle vittime a tentare il suicidio. "Non campi più con me, mi avrai sulla coscienza a vita. Ti rovino, ti faccio venire a cercare da mio figlio. Se non mi mandi 150 euro oggi ti rovino". Sono alcune delle frasi finite nelle carte dell'inchiesta per estorsione aggravata in concorso che ha portato all'arresto di una 60enne, S.F., e di un 30enne, F.C., rispettivamente madre e figlio di Viterbo, da ieri agli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, nella loro casa di Narni.

Estorti 25mila euro

Quelle frasi i carabinieri del nucleo investigativo di Viterbo, che hanno condotto le indagini coordinate dalla procura, le hanno estrapolate da alcune conversazioni telefoniche (qui l'audio) tra gli arrestati e le loro vittime. Gli inquirenti, al momento, ne hanno individuate tre. Tutti 50enni viterbesi, soli e vulnerabili, che sono stati adescati su Facebook tramite profili fake di donne avvenenti che in realtà non esistevano. Un solo obiettivo: quello di svuotargli il conto corrente. Fino all'intervento dei carabinieri, madre e figlio avrebbero intascato circa 25mila euro.

Si cercano altre vittime

"Riteniamo - fanno sapere gli investigatori - che ci siano altre persone adescate dagli indagati, soprattutto nel periodo immediatamente successivo alla pandemia che per moltissimi mesi ha reso più difficili i contatti tra le persone, approfittando della solitudine di molti e della paura e della vergogna che possano aver ingenerato nelle malcapitate vittime". Madre e figlio, alle forze dell'ordine "già noti" in quanto "con diversi precedenti penali", avrebbero agito sempre con lo stesso modus operandi.

Come agivano gli indagati

Dopo aver individuato e studiato i profili Facebook dei 50enni ed essersi spacciati per belle donne, gli facevano credere di aver iniziato con loro una relazione sentimentale. Poi, con le più svariate scuse, passavano alle richieste di denaro, "diventate sempre più insistenti". Ma quando le vittime smettevano di versare i soldi le minacciavano. Sia di "divulgare foto compromettenti" per "estorcere denaro" che "simulando interventi di autorità immaginarie (come giudici o avvocati, ndr) per incutere maggior timore".

Vittima tenta il suicidio

Una delle vittime, un 50enne di un paese della bassa Tuscia, è stato così tanto terrorizzato da minacciare il suicidio. Madre e figlio lo avrebbero adescato a inizio 2022 e quando l'uomo ha iniziato a rifiutarsi di versare il denaro "i due sono passati a minacce di azioni di giudiziarie, accusandolo pretestuosamente di aver costretto alla prostituzione la donna immaginaria" conosciuta su Facebook. A lanciare l'allarme per la scomparsa sono stati i genitori della vittima, con cui ancora vive. Dopo alcune ore di ricerca i carabinieri hanno ritrovato l'uomo, venendo a sapere delle richieste estorsive. Da lì sono iniziate le indagini: era l'estate del 2022.

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