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È ancora bufera in Comune per le “sedute sprecone”, l’opposizione attacca ma Frontini si difende: “Ci sono delle scadenze da rispettare”

Stamani si è riunita la II Commissione per votare la variazione al bilancio relativa alle elezioni politiche, le operazioni di voto sono durate solo mezz’ora. L’opposizione: “Uno spreco di soldi pubblici inaccettabile”

A Palazzo dei Priori scoppia di nuovo il caso delle “sedute sprecone”, già denunciate la scorsa settimana a ViterboToday dal consigliere meloniano Achilli. Questo tipo di sedute consistono in una convocazione di un Consiglio comunale o di una Commissione consigliare con, all’ordine del giorno, uno o due soli punti che richiedono pochi minuti per la discussione e la votazione.
II commissione1-2Come era già capitato con il Consiglio della scorsa settimana, quando venne votato in un’oretta scarsa il nuovo regolamento dei consigli dei territori, stamani la II Commissione è stata chiamata a votare la proposta di deliberazione consiliare n. 19 del 31-8-22 avente per oggetto la ratifica della seconda variazione al bilancio di previsione 2022/2024, adottata in via d'urgenza dalla giunta con delibera n. 41 del 4-8-22. Il nome, piuttosto lungo, non deve spaventare: si trattava solamente dello stanziamento di fondi da parte del Ministero per coprire al Comune le spese relative alla campagna elettorale per le politiche. Stiamo parlando, come ha spiegato l’assessore Angiani, di “circa 317mila euro trasferiti dal dicastero che in bilancio figureranno come entrata e come uscita”. Un atto dovuto, nulla di più.
E, infatti, le operazioni di voto sono durate appena mezz’ora. Nonostante la velocità dei lavori, tutti i consiglieri avranno diritto al gettone di presenza, pari a circa 53 euro lordi. Come accaduto nel precedente della settimana scorsa, l’opposizione si è infuriata: “Rischiamo di fare spese per discutere del nulla, come sui consigli dei territori. Gli ordini del giorno devono essere necessariamente allungati, non solo per una questione di tempo ma per evitare sprechi”, ha dichiarato il leghista Andrea Micci.
A Micci hanno fatto eco tutti gli altri colleghi di minoranza, i quali hanno ribadito la richiesta di accorpare punti all’ordine del giorno, discussioni e votazioni al fine di evitare che si ripetano ancora una volta sedute da un’ora o mezz’ora per approvare uno o due punti. La riunione odierna della II Commissione dovrebbe essere costata circa 600 euro lordi, considerando il numero dei consiglieri presenti e l’ammontare del gettone. 
Le richieste di Lega, FdI e Pd sembrano essere state accolte dall’assessore Angiani: “Sono pienamente d’accordo con voi e mi farò portavoce delle vostre istanze alla giunta di cui faccio parte”. Mentre Martinengo, capogruppo di Viterbo2020 (partito del sindaco Frontini), si è difeso: “Accorpare il punto votato oggi ad altri da discutere non era possibile, in quanto questa delibera aveva una scadenza. Anche io credo che l’accorpamento sia ottimale ma se, come oggi, non ci sono le possibilità, non si può ovviare”.

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