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Venerdì, 19 Aprile 2024
GIORNATA DELLA MEMORIA

Il comune ricorda la Shoah, Chiara Frontini: "Fu un crimine orrendo, una piaga dell'umanità"

Stamattina la cerimonia in ricordo delle vittime dell'Olocausto, con la deposizione della corona d'alloro in via della Verità

“La Shoah fu una piaga dell’umanità, come le leggi razziali. Quanto successo non deve cadere nell’oblio”. Queste le parole del sindaco Chiara Frontini alla cerimonia in ricordo delle vittime dell’Olocausto. In via della Verità, come ogni anno, il Comune e le altre istituzioni presenti hanno deposto la corono d’alloro. Il luogo non è casuale: lì abitavano Emanuele Vittorio e Letizia Anticoli e Bruno di Porto, ebrei viterbesi deportati ad Auschwitz. Nel ‘43 furono prelevati dai nazisti e deportati nel campo di sterminio.

In via della Verità, oggi, ci sono tre pietre d’inciampo a loro dedicate. Presente alla cerimonia anche Angelo di Porto, nipote del suo omonimo deportato e figlio di Silvano, che scampó alla deportazione grazie a Rita Orlandi. Alla celebrazione hanno partecipato anche i ragazzi della scuola Fantappiè e la loro dirigente, Valeria Monacelli, ha sottolineato l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il messaggio contro l’odio: “Abbiamo il dovere di trovare un linguaggio corretto per evitare che quell’orrore venga dimenticato. A questo serve la memoria”. 

Infine, il prefetto Antonio Cananà: “La Shoah fu un orrendo crimine, una vera e propria infamia”. Presenti anche presidente dell’Anpi viterbese, Enrico Mezzetti e Daniele Peroni, provveditore agli studi.

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