Le piogge non bastano: Tarquinia resta il comune "più assetato", peggiora la situazione del lago di Bolsena
L'Anbi lancia l'allarme: "A rischio 40mila persone in 28 comuni della Tuscia"
Le piogge di questi giorni non bastano a modificare lo stato di emergenza idrica che dura da mesi e che non ha risparmiato la Tuscia. È quanto emerge dall'ultimo osservatorio Anbi.
Le piogge
Sul fronte piogge il comune "più assetato" del Lazio resta quello di Tarquinia. Nonostante i 40 millimetri di acqua caduti in due ore nei giorni scorsi, la città sul litorale viterbese arriva ad appena 157 millimetri dall'inizio dell'anno. La media stagionale è il doppio, ossia 356 millimetri. Ma ci sono anche altre zone della Tuscia, così come della provincia di Roma, dove da inizio anno sono caduti meno di 190 millimetri di pioggia.
Cala il livello dei laghi
Le sorgenti idriche si stanno riducendo. Il lago di Bolsena, come rivelato dall'Osservatorio del lago di Bolsena, è sceso di 50 centimetri sotto la media ottimale pluriennale.
La situazione del Tevere
Non c'è solo il lago di Bolsena a destare preoccupazione. "Il fiume Tevere ed il fiume Chiascio - fa sapere l'Anbi - viaggiano intorno alla portata di due metri cubi al secondo, prossima quindi a quella del minimo deflusso vitale". Il principale corso d'acqua della regione sta, quindi, rasentando il minimo quantitativo d'acqua che è necessario a garantire l'integrità ecologica, e quindi la sopravvivenza dell'insieme di specie che convivono nello specchio d’acqua.
Sorgenti
In tutto il Lazio le portate delle sorgenti sono eccezionalmente scarse. In provincia di Viterbo è già stato necessario predisporre autobotti per 6mila persone e, se la siccità continuerà, potrebbero esserne interessate circa 40mila in 28 comuni. Inoltre, la minore portata riduce la diluizione delle acque e peggiora la loro qualità con relativi problemi di potabilizzazione.
Il piano per l'emergenza idrica
Per fronteggiare la grave crisi idrica che interessa la regione, per la quale è stato proclamato lo stato di calamità naturale, è stato predisposto un piano. Lo ha redatto il commissario all’emergenza idrica Nicola Zingaretti e prevede una serie di interventi e misure, finanziate con 5,8 milioni di euro, da mettere in campo subito per contrastare l'emergenza. Ben 3,4 milioni di euro andranno alla sola provincia di Viterbo per autobotti, nuovi pozzi e collegamenti tra acquedotti.