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Giovedì, 25 Aprile 2024
OCCHIO ALLE TESTE / Garbini / Piazzale Antonio Gramsci

Torna l'incubo storni in città, guano già per le strade

Riparte la lotta contro gli uccelli: gli storni, già incubo di Giovanni Arena, tormentano anche Chiara Frontini

Gli storni, piccoli e gracili uccelli che si muovono in gruppo, ritornano a invadere i cieli viterbesi. Vere e proprie flotte aeree, questa settimana, sono comparse in città, disegnando nel firmamento delle suggestive coreografie. Tuttavia, gli storni non sono poi così simpatici: quasi sempre, rilasciano a terra i loro escrementi (il guano), sporcando auto, vetri e pure la testa di qualche malcapitato.

Non è la prima volta che si vedono a Viterbo e l’ultima volta hanno causato non pochi problemi. Era dicembre del 2019 e, considerando la mole di storni (se ne stimavano un milione e mezzo), le strade vennero letteralmente sommerse dal guano. Viale Capocci e piazzale Gramsci le zone più colpite, fu necessario addirittura chiudere il Paolo Savi per sanificare l’area esterna, imbrattata e maleodorante. L’allora sindaco Giovanni Arena, per combattere i volatili, decise di portare in città delle poiane. La Provincia, invece, per qualche migliaio di euro, decise di puntare su un falco. Le contromisure, tuttavia, non funzionarono del tutto, pur mitigando il problema. Un altro falco, venuto gratis in quanto attratto come predatore naturale, quello pellegrino, non ebbe particolari fortune. Alla fine, Arena fu costretto ad installare dei dissuasori sugli alberi di piazzale Gramsci per scacciare i pennuti. 

Come detto, tutto questo accadde nel 2019. Ci fu pure chi ipotizzò che la presenza degli storni fosse presagio di sventura e, infatti, di lì a pochi mesi scoppiò la pandemia. Strani scherzi del destino. E dopo due anni passati in lockdown, ecco che, con la ripartenza, pure gli uccelli sono tornati. Sui social girano le prime foto di auto sporcate dagli escrementi piovuti dal cielo e l’isola di piazzale Gramsci è infestata dagli escrementi. Anche se, va detto, per il momento non sembra essere l’emergenza vista nel pre-Covid. Però c’è chi chiede di intervenire ora, al fine di prevenire spiacevoli e fetenti inconvenienti. L’ipotesi più probabile, qualora si dovesse sfociare in un momento critico, sarebbe la riattivazione dei dissuasori. Nella speranza che, stavolta, funzionino immediatamente.

Ritorno degli storni, Arena pizzica Frontini che gli risponde: "Dove sono finiti i dissuasori?"

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