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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
Cronaca

Virgo Fidelis, il comandante dei carabinieri ai suoi uomini: "Le nostre caserme siano casa per chi ha bisogno"

Cerimonia nella chiesa della Trinità per le celebrazioni della patrona dell'Arma. Don Luigi Fabbri: "Carabinieri non solo sono chiamati a fare il loro dovere ma a rendere più giusta e umana la società"

"I carabinieri non solo sono chiamati a fare il loro dovere ma a rendere più giusta e umana la società". Don Luigi Fabbri dalla chiesa della Trinità durante la cerimonia per la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma. La messa è stata celebrata dal vicario del vescovo in quanto Orazio Francesco Piazza è a Roma per impegni ecclesiali ma comunque non ha mancato di rinnovare la sua "amicizia e gratitudine ai carabinieri".

Non solo le celebrazioni per la Virgo Fidelis oggi, ma anche l'anniversario della battaglia di Culquaber. "È occasione - ha detto don Luigi nell'omelia - per esprimere il nostro omaggio a tutti i carabinieri caduti nell'adempimento del loro dovere e per dire grazie alle donne e agli uomini dell'Arma per il loro prezioso servizio alla nazione. La loro presenza è capillare sul territorio e hanno un legame diretto con i cittadini. Le caserme sono veri e propri presidi di cura e di ascolto dei bisogni dei cittadini, contribuiscono a dare sicurezza ma sono anche un richiamo alla responsabilità personale nel diffondere la cultura della legalità e del rispetto, dove tutti sono responsabili dell'altro e si lavora per il bene comune".

Don Luigi ha sottolineato il ruolo del carabiniere quale "punto di riferimento, in una società dove spesso mancano punti di riferimento validi e di ispirazione. Essere un punto di riferimento significa rendere la professione una missione e l'esempio di vita un dovere". Poi, rivolgendosi direttamente ai militari, ha concluso: "Difficoltà, fatica e incompresioni non mancano ma l'importante è lavorare bene. La vostra missioni è grande. Citando papa Francesco, non solo siete chiamati a fare il vostro dovere ma a rendere più giusta e umana la società".

Il comandante provinciale dei carabinieri Massimo Friano, a cui dipendono i circa seicento militari viterbesi, ha definito quella del 21 novembre "una delle più importanti giornata per l'Arma, in cui ricordiamo anche i colleghi che non ci sono più e rinnoviamo il nostro giuramento di fedeltà che è il quotidiano impegno al dovere". Con le sue parole Friano ha reso "omaggio ai caduti e agli orfani di carabinieri", sottolineando la targa consegnata per la sua laurea, in occasione della Giornata del laureato e dell'orfano, a Serena Bomarsi. È figlia e nipote di militari dell'Arma. Il padre, l'appuntato Gustavo Bomarsi della compagnia di Tuscania, è prematuramente scomparso nel 2010.

Da Friano anche un monito alle sue donne e uomini. "Ogni mattina, prima della divisa, dobbiamo indossare il sorriso con cui approcciarci ai cittadini. Le nostre caserme devono essere casa per chi ha bisogno".

Poi la cronaca. "La Trinità è la chiesa del quartiere di San Faustino, che spesso fa parlare di sé". L'esplosione del centro migranti a San Lorenzo Nuovo: "Siamo i primi ad arrivare anche quando c'è dolore e disperazione". L'invito a "tenere sempre alta l'attenzione contro la violenza sulle donne. È di ieri un intervento che ha portato a bloccare in tempo un uomo che armato di spranga di ferro stava andando a casa della ex compagna".

Oggi è anche la Giornata nazionale dell'albero. "Rappresenta il nostro impegno per il territorio. Questa mattina abbiamo messo a dimora querce in due scuole di Viterbo, portando semi di legalità e futuro".

Molto partecipata la messa alla Trinità. Accanto a cittadini e fedeli, le istruzioni. A partire dai comandanti delle varie compagnie e stazioni della Tuscia. Poi il neoprefetto Gennaro Capo alla sua prima uscita pubblica, il sostituto procuratore Massimiliano Siddi e il questore Fausto Vinci. E ancora il presidente della Provincia Alessandro Romoli, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini e i primi cittadini di diversi comuni della provincia. Il consigliere regionale Enrico Panunzi e il presidente del consiglio comunale di Viterbo Marco Ciorba. Infine i comandanti delle altre forze armate e il presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini.

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