Il cuore di santa Rosa in volo sulla città per una benedizione straordinaria
La reliquia, su un elicottero dell'Aviazione dell'Esercito, ha attraversato Viterbo, le frazioni e i comuni dove la patrona è stata in esilio
Il cuore di santa Rosa ha attraversato la città. In volo, su un elicottero dell'Esercito, da cui Viterbo e le sue frazioni e i comuni di Vitorchiano e Soriano nel Cimino, dove la patrona è stata in esilio, hanno ricevuto la benedizione del vicario del vescovo don Luigi Fabbri.
"È un evento straordinario - dice don Luigi - che arriva dopo due anni di dolore. In un periodo di incertezze, povertà e precarietà. Sfiducia, ma anche ripartenza. Il cuore di santa Rosa in volo è anche un messaggio di speranza, è un invito a farci carico dei problemi del nostro territorio. Rosa ci invita a guardare in alto, in un momento storico ancora delicato, senza rassegnarci. Volare vuol dire non vivere una vita banale, superficiale e ovvia. Ma aprirsi agli altri, darsi al sacrificio. Ed è così che si prende il volo".
Poco dopo le 10 un elicottero NH-90 dell'Aviazione dell'esercito è decollato dall'aeroporto Fabbri con il cuore di santa Rosa per una benedezione speciale mai fatta prima. A Viterbo ha sorvolato, tra gli altri, Gloria, la macchina di santa Rosa, a San Sisto, la chiesa dedicata alla patrona, l'ospedale di Belcolle. Il volo è durato circa 45 minuti.
A bordo del veivolo erano presenti anche il comandante dell'Aviazione dell'esercito di Viterbo Andrea Di Stasio, la sindaca Chiara Frontini, suor Francesca Pizzaia, custode del santuario, il presidente del Sodalizio del facchini Massimo Mecarini, il prefetto Antonio Cananà e il questore Giancarlo Sant'Elia.
