Affitto di uffici e immobili pubblici, Viterbo è il capoluogo del Lazio che spende di più (dopo Roma)
Report della fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana sui costi sostenuti dagli enti pubblici
Viterbo spende 438mila 721,99 euro per l'affitto di immobili a uso pubblico, più di ogni altro capoluogo del Lazio (esclusa Roma). A calcolarlo è la Fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana, in un report per l'Adnkronos, che ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2021 da regioni e capoluoghi di provincia per il mantenimento dei loro uffici e delle loro strutture, con tanto di assegnazione di rating.
Viterbo ottiene una "B". Come Roma, che in valori assoluti è il capoluogo di provincia italiano con la maggiore uscita per locazioni di beni immobili, raggiungendo la cifra record di 67 milioni 647mila 770,13 euro. Con "BB" fanno meglio sia Frosinone che Rieti, dove l'investimento è rispettivamente di 215mila 902,45 euro e di 259mila 10,94 euro. Si trovano tra le città più virtuose, invece, Latina (321mila 629,44 euro) che si aggiudica una bella "AAA".
In tutta Italia i capoluoghi promossi con "AAA" sono ventuno. Sei, invece, quelli meno efficienti, tanto da meritare il rating più basso: la "C". Si tratta di Trento (1.351.555,98 euro), L'Aquila (1.188.433,39), Bergamo (1.177.087,02), Ascoli Piceno (753.209,17), Macerata (423.532,77) e Urbino (103.036,39).
Quanto spendono, invece, le regioni? Il Lazio, che ottiene una "BB", 6 milioni 680mila 50,75 euro. Mentre Basilicata, Lombardia e Piemonte, che sono le più virtuose e le uniche ad aggiudicarsi la "AAA", rispettivamente 14mila 305,9 euro, 82mila 715,2 euro e 364mila 642,48 euro. La Sicilia e l'Emilia Romagna sono le meno efficienti, le uniche a ricevere il rating peggiore (C): spendono rispettivamente 15 milioni 654mila 938,61 euro e 10 milioni 711mila 599,24 euro.
