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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'osteria viterbese che dice "no" alla farina di grillo: "Continuiamo a usare e difendere le materie prime della Tuscia"

Presa di posizione dopo l'ok dell'Ue all'uso della polvere di Acheta domesticus

"Garantiamo ai nostri clienti che nella nostra osteria non verranno mai utilizzate farine o derivati contenenti Acheta domesticus". Il messaggio arriva dall'Osteria del vecchio orologio, noto locale del centro storico di Viterbo di cui è titolare Paolo Bianchini, già presidente di Mio Italia, l'associazione delle imprese del settore Horeca, ospitalità e turismo. Un messaggio che arriva a pochi giorni dall'ok dell'Unione europea all'immissione sul mercato di Acheta domesticus, vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento.

Osteria del vecchio orologio

"In 20 anni di attività - scrivono dall'Osteria del vecchio orologio - abbiamo sempre cercato di valorizzare le materie prime del nostro territorio ricevendo numerosi riconoscimenti dalle guide enogastronomiche e soprattutto dai nostri affezionati clienti. Ora che l'Europa sta attaccando lìenogastronomia italiana saremo ancora più impegnati a difendere e promuovere le eccellenze della Tuscia. Non tradiremo mai la fiducia di chi ci vuole bene per la logica del profitto che spinge l'Ue a favorire l’industria alimentare".

Osteria del vecchio orologio dice no alla farina di grillo

Il 3 gennaio scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale comunitaria il regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della commissione con cui l'Unione europea autorizza l'immissione sul mercato di Acheta domesticus, vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento. L'8 luglio 2020 la commissione aveva chiesto all'Autorità europea per la sicurezza alimentare di effettuare una valutazione in merito e il 23 marzo 2022 l'Efsa ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus intero quale nuovo alimento. Il regolamento entrerà in vigore il 24 gennaio prossimo.

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