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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Civita Castellana

Ceramica Catalano, licenziati tre operai. Stop a sciopero e trattative dei sindacati: "I lavoratori hanno deciso di proseguire da soli"

Sulla vicenda interviene Fabrizio Mastrogiovanni, segretario generale della Femca Cisl

Ceramica Catalano, licenziati tre operai iscritti alla Uiltec. La vicenda, in questi giorni, ha richiamato l'attenzione di tutto il distretto ceramico civitonico. Da giovedì scorso era previsto uno sciopero generale a cui, però, "è seguito - spiega Fabrizio Mastrogiovanni, segretario generale della Femca Cisl - lo stop delle sigle sindacali, unitamente alla volontà degli operai, in attesa che il caso venisse risolto attraverso una mediazione tra le parti". In tal senso era stato aperto un tavolo per la trattativa che, però, i sindacati hanno dovuto abbandonare. "Causa forza maggiore - afferma Mastrogiovanni - dopo che è stata recapitata una comunicazione, a nome dei lavoratori licenziati, da parte dello studio legale incaricato di seguire la pratica. Di fatto, dunque, i tre operai licenziati hanno deciso di proseguire da soli affidando il processo di mediazione a un avvocato privato".

Mastrogiovanni fornisce la sua cronologia dei fatti che ha portato al blocco dello sciopero e all’abbandono delle rappresentanze sindacali al tavolo delle trattative. "A fronte dei tre lavoratori licenziati - afferma il sindacalista - vorrei sottolineare innanzitutto che la Femca Cisl da me rappresentata, insieme alla Filctem Cgil e Fialc, ha dimostrato solidarietà ai lavoratori e insieme ci siamo resi disponibili a una serie di iniziative unitarie. Durante le assemblee molti lavoratori hanno sollecitato l’avvio di un incontro con l'amministrazione per tentare una mediazione risolutiva, ma la Uiltec ha dimostrato sin da subito la sua indisponibilità al confronto per via dei tentativi già fatti in precedenza e non risolutivi".

La vicenda dei licenziamenti si è sviluppata a ridosso delle elezioni per le Rsu, che si sono tenute il 18 e il 19 maggio. "Si è deciso - sottolinea Mastrogiovanni - di rimandare ai futuri neoeletti l’eventuale decisione di avviare un tavolo di trattative. Cosa che è stata prontamente recepita e attivata dalle parti. La mattina stessa in cui era previsto l'inizio dello sciopero, dunque giovedì 25 maggio, ha preso via il primo incontro con l'assistenza delle segreterie di Filctem, Femca e Uiltec e l'azienda. Quest'ultima, nel tentativo di distendere la situazione, ha aperto ad alcune possibilità e si è confrontata su possibili soluzioni. L'incontro, più incisivo, è stato poi ripreso nel pomeriggio al fine di concordare soluzioni condivise".

Mastrogiovanni riporta che "il tavolo non è stato per nulla semplice. Tuttavia l'atteggiamento di apertura da parte dell'azienda ha fatto intravedere anche qualche possibilità di negoziazione. L'impegno con le parti è stato mirato e costante ma, nonostante ciò, abbiamo dovuto abbandonare il tavolo della trattativa, causa forza maggiore, dopo che è stata recapitata una comunicazione, a nome dei lavoratori licenziati, da parte dello studio legale incaricato di seguire la pratica. Di fatto, dunque, i tre operai licenziati hanno deciso di proseguire da soli affidando il processo di mediazione a un avvocato privato.

Questa scelta - conclude Mastrogiovanni - ha comportato l’estromissione del sindacato dalla trattativa e, di conseguenza, anche di tutte le Rsu che, insieme, avevano deciso di affiancare la Uiltec nella difficile partita. In conclusione mi preme estendere un ringraziamento ai lavoratori per il sostegno dimostrato e alle Rsu che si sono prodigate nel risolvere questa delicata situazione".

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