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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Unindustria indica le priorità alla nuova giunta regionale: "Vengano chiariti i tempi per il completamento della trasversale"

Per la Tuscia il presidente Angelo Camilli ha parlato anche del Consorzio industriale: "Vengano incluse anche le aree di Viterbo e Civita Castellana". Valore aggiunto, la provincia in crescita superiore alla media nazionale

La trasversale e le aree industriali di Viterbo e Civita Castellana tra le priorità che, secondo Unindustria, la nuova giunta regionale dovrà affrontare subito dopo il voto del 12 e 13 febbraio.

Questa mattina conferenza stampa del presidente dell'Unione degli industriali e delle imprese del Lazio, Angelo Camilli, alla fondazione Expo Roma 2030. Il completamento della trasversale Orte - Civitavecchia e la valorizzazione e l'adeguamento delle aree industriali di Viterbo e Civita Castellana le principali priorità che, secondo Unindustria, la prossima giunta regionale dovrà affrontare per la Tuscia.

"È necessario - ha detto Camilli - chiarire con il commissario il piano temporale dei lavori per il completamento della trasversale Orte - Civitavecchia. Mentre le aree industriali di Viterbo e Civita Castellana sono da valorizzare e adeguare includendole nel perimetro del Consorzio industriale del Lazio".

Camilli, nel corso della conferenza, ha affrontato soprattutto l'importanza dei grandi eventi e i punti di forza e di debolezza della regione. Ma non solo. Presentato anche il focus sul Lazio dei conti economici territoriali Istat riferiti allo scorso mese di gennaio. Dal lavoro del Centro studi di Unindustria è emerso che per quanto riguarda il valore aggiunto la provincia di Viterbo scende di una posizione nella classifica nazionale: dalla 76esima alle 77esima. L'aggiornamento è al 2020.

In economia il valore aggiunto è la misura dell'incremento di valore che si verifica nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie ai fattori produttivi adoperati (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali.

Viterbo è la penultima provincia del Lazio nella classifica nazionale. Roma conferma la seconda posizione rispetto al 2019, mentre Frosinone migliora il posizionamento: è salita dal 47esimo al 44esimo posto. Rieti resta ferma al 101esimo, mentre Latina, come Viterbo, scende di una posizione: dalla 35esima al 36esima. "Il contributo di Roma al valore aggiunto italiano si riduce dal 9,3% del 2019 al 9,2% del 2020 - evidenzia il Centro studi -. Per le altre province laziali non si rilevano differenze significative".

Dal punto di vista del contributo al valore aggiunto per branca di attività, Viterbo spicca nel Lazio per il peso dell'agricoltura (8%). È seguita da Latina (5,7%) e Rieti (4,6%), mentre Roma è tradizionalmente orientata ai servizi (87%). Le province di Latina e Frosinone presentano l'incidenza più elevata dell'industria (rispettivamente 21,4% e 21,2%), entrambe con una quota doppia rispetto alle altre province laziali e superiore anche alla media nazionale del 19,4%.

Sempre sul fronte del valore aggiunto, Viterbo è tra le tre province del Lazio che spiccano per aver riportato, nel 2022, una crescita superiore a quella media nazionale che è dell'1,4%. Prima è Rieti con un +3,3%, poi Latina con +2,7% e infine Viterbo con +1,5%. "In base alle stime Prometeia di gennaio 2023, tutte le province laziali nel 2022 hanno recuperato il gap con il 2019 - sottolinea il Cento studi di Unindustria". Frosinone e Roma, invece, hanno chiuso il 2022 con il "solo" recupero del gap generato dalla pandemia.

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