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Mercoledì, 24 Aprile 2024
LO STUDIO

Spreco alimentare | "Ogni giorno nella Tuscia viene buttato il 5% del pane sfornato". Ecco cinque buone azioni per non farlo finire nella spazzatura

Il dato è emerso da uno studio europeo sugli sprechi alimentari coordinato dall'Unitus

"Ogni giorno nella Tuscia il 5% del pane sfornato non viene venduto". È uno dei risultati del progetto europeo contro gli sprechi alimentari Lowinfood, che ha coinvolto ventisette partner dell'Ue. A rendere noto il dato è stata, durante un incontro organizzato dalla Cna e che ha visto la partecipazione di panificatori e pasticceri del territorio, la coordinatrice del progetto Clara Cicatiello, ricercatrice del Dibaf dell'università della Tuscia.

Quel 5% è una stima frutto di uno studio giornaliero condotto per cinque mesi, da febbraio a giugno 2022, su dodici panifici di Viterbo e provincia aderenti alla Cna. "In questo periodo - spiega Cicatiello - siamo riusciti a quantificare quanto pane viene prodotto in eccesso rispetto alla vendita, ed è emerso ciò che ci aspettavamo: pane, piazza bianca e panini sono l'alimento più buttato sia nella distribuzione che nelle case".

Ci si deve dare da fare per prevenire questo surplus, ma come? Lo studio individua e indica cinque azioni fondamentali. "Uno: è fondamentale - afferma Cicatiello - continuare a tenere nota di quanto pane viene prodotto in eccesso. Due: il surplus va riutilizzato, magari seccandolo per impiegarlo in altri modi e in altre preparazioni. Tre: usarlo per l'alimentazione animale. Quattro: sensibilizzare il consumatore sul valore del pane. Cinque: le istituzioni devono far applicare la legge contro lo spreco alimentare che prevede, tra l'altro, una riduzione della Tari per le attività che riescono ad evitare i surplus".

A ciò si potrebbe aggiungere anche altro. "Favorire le ordinazioni - propone Cicatiello - e solidificare la fedeltà del cliente. Ma pure ridurre il prezzo del pane a ridosso dell'orario di chiusura dell'attività così da incentivare il consumatore ad acquistare il prodotto evitando che questo venga buttato".

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