Un convegno a Palazzo Orsini di Bomarzo sulla figura di Vicino Orsini secondo una duplice direttrice
Sabato 28 gennaio, a partire dalle 9,45, si tiene presso il Salone al piano nobile di Palazzo Orsini a Bomarzo, un convengno di studi dal nome "Vicino Orsini: poeta, committente e uomo d’armi". La giornata di studi su Pierfrancesco II Orsini cade nel quinto centenario della sua nascita, avvenuta appunto nel 1523; curata da Andrea Alessi e Paolo Procaccioli, è tesa ad indagare il profilo di Vicino attraverso una duplice direttrice: quella letterario-culturale e quella storico-artistica. La prima sessione si propone l’approfondimento della figura dell’Orsini e delle sue relazioni con intellettuali e letterati – alcuni di grande levatura – che contribuirono a definirne gli interessi. La messa a fuoco di quelle figure e la ricostruzione dei percorsi attraverso i quali entrarono in contatto con il signore di Bomarzo contribuirà a lumeggiare ideali e componenti della visione del mondo che possiamo immaginare a monte delle committenze artistiche di Vicino. Ci si soffermerà così sulla Cangiaria, la commedia di (Giacomo?) Sacchi messa in scena nel 1541 e a lui dedicata, della quale non sempre sono state messe nel giusto rilievo le implicazioni con il Sacro Bosco. Ugualmente significativo l’indugio che si riserverà alle relazioni intrattenute con Francesco Sansovino, con Giuseppe Betussi e con Annibal Caro, riflesse in dediche e corrispondenze, e quella con Jean Drouet, che intrattenne con Vicino una consuetudine decennale. La seconda sessione del convegno sarà riservata al Sacro Bosco, di cui verranno indagati aspetti storico artistici, iconografici e iconologici in relazione alle coeve ville di piacere (Villa Lante a Bagnaia, Pratolino a Firenze e Palazzo Farnese a Caprarola). Una relazione verrà infine riservata alle committenze del fratello di Vicino, Maerbale Orsini a Penna in Teverina. La pubblicazione degli atti, affidata ad un editore che ne curerà una distribuzione internazionale, concorrerà agli studi sul personaggio e sul Sacro Bosco sia con nuove letture di quanto noto sia con dati inediti di rilievo. Ciò che di nuovo emergerà dal convegno, il cui dibattito è teso a delineare termini e natura dei rapporti che il signore di Bomarzo intrattenne nel tempo coi suoi contemporanei – fossero essi letterati, artisti o altri committenti –, contribuirà alla comprensione del profilo storico e intellettuale di Vicino e dell’opera nella quale per decenni riversò aspettative, frustrazioni e desideri.
Pierfrancesco Orsini, detto Vicino (Roma, 4 luglio 1523 – Bomarzo, 28 gennaio 1585), nacque da Gian Corrado Orsini, signore di Bomarzo, del ramo di Mugnano, e Clarice Orsini, figlia del cardinale Franciotto, signore di Monterotondo. Non abbiamo notizie sulla sua infanzia, mentre è meglio nota la fase della sua maturità, che lo vide dal 1542 alla morte governare Bomarzo. È conosciuto come uomo d’armi e soprattutto come committente del Sacro Bosco, un complesso monumentale che sculture e fontane improntate a grandiosità e ‘mostruosità’ differenziano dai giardini – come Villa d’Este a Tivoli, Villa Lante a Bagnaia o quello di Palazzo Farnese a Caprarola – fatti realizzare nei dintorni da altri signori. A Bomarzo Vicino dimorava abitualmente nel palazzo di famiglia, il cui progetto era stato commissionato dal padre, nel 1519, a un architetto di gran nome come era allora Baldassarre Peruzzi. Del Sacro Bosco, che dedicò alla moglie Giulia Farnese scomparsa nel 1560, ancora oggi non sono stati penetrati compiutamente né l’iconografia né il contesto culturale che ne ispirò la progettazione. Opera di grande suggestione – fonte di ispirazione per poeti, letterati e artisti del Novecento, da Niki de Saint Phalle a Salvador Dalì – è stata oggetto di studi e convegni anche recenti che ne hanno confermato la problematicità, il che sollecita approfondimenti ulteriori basati su un approccio fortemente interdisciplinare.
Per info: 345.0437087
Programma
Ore 9,45-10 | Marco Perniconi, sindaco di Bomarzo
Saluti istituzionali
Ore 10-10,30 | Margherita Eichberg, soprintendente Abap Vt Em
Introduzione
Moderatore: Giuseppe Crimi, Università Roma Tre
Ore 10,30-11 | Paolo Procaccioli, già Università degli studi della Tuscia
Vicino Orsini corrispondente
Ore 11-11,30 | Daniele Musto, Università di Firenze
Amicizia e patronaggio: sui rapporti tra Vicino Orsini e Francesco Sansovino
Ore 11,30-11,45 | coffee break
Ore 11,45-12,15 | Claudia Chierichini, Yale University
Un Termino con testa d’huomo si lieva in scena et parla: la Cangiaria dedicata a Vicino Orsini
Ore 12,15-12,45 | Ida Caiazza, New York University
“Salirò al ciel con disusata foggia”. Per un ritratto lagunare e infiammato di Vicino Orsini (1542-1545)
Ore 13-14,30 | pranzo
Moderatore: Alberta Campitelli, già Sovrintendenza Capitolina
Ore 14,30-15 | Elisabetta Mori, Archivio Capitolino
Vicino Orsini e l’eredità difficile di un casato “pericolante”
Ore 15-15,30 | Andrea Alessi, Museo della città – civico e diocesano di Acquapendente
Il boschetto ‘segreto’ di Vicino
Ore 15,30-15,45 | coffee break
Ore 15,45-16,15 | Luisa Caporossi, Soprintendenza Abap Vt Em
Il ‘serio ludere’ di Vicino Orsini a Bomarzo tra ‘prisca theologia’ e ‘coglionerie’
Ore 16,15-16,45 | Emilio Lucci, Archivio storico diocesano di Amelia
Il palazzo di Maherbal Orsini a Penna in Teverina
Ore 16,45-17,15 | discussione finale