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A "Forme e colori" l'arte della tappezzeria e della ceramica. E domenica ritratti sul legno da regalare alla mamma

Gli appuntamenti del fine settimana della mostra sull'artigianato artistico al museo della Ceramica della Tuscia

Terzo weekend dell’artigianato artistico a Viterbo, negli spazi del museo della Ceramica della Tuscia, che ospitano la mostra concorso “Forme e colori”, organizzata da Cna Artistico e tradizionale di Viterbo e Civitavecchia in collaborazione con la fondazione Carivit, e i laboratori della “Faber experience”. Questi ultimi nel giardino interno, un altro suggestivo angolo del centro storico da scoprire.

È sempre di più all’insegna della sostenibilità questo appuntamento con l’artigianato, che nella sedicesima edizione ha scelto di puntare i riflettori sull’economia circolare, chiamando gli artigiani e gli studenti dei licei artistici a realizzare opere in materiali “prevalentemente non vergini, usati, ricondizionati, riciclati e/o riciclabili, facili da smontare”.

Alessio Gismondi a Forme e colori-2

“Con risultati interessanti - come osserva il presidente della Cna di Viterbo e Civitavecchia, Alessio Gismondi - a conferma che gli artigiani sono dei veri maestri anche nell’arte del recupero, del riciclo e del riuso e che è forte la sensibilità verso la transizione green”.

Innovare per tutelare. Ecco il filo conduttore. Nelle opere in ceramica, come il vaso realizzato in argilla di recupero con un metodo in fase di sperimentazione o il dittico su lastre per il quale sono stati impiegati materiali accumulatisi negli anni in laboratorio. O la serie di piatti prodottida una vecchia fabbrica, “salvati” e dipinti con colori recuperati. O le scenografiche installazioni, dedicate una al lavoro femminile, l’altra al mondo del cinema e agli artigiani.

Lo stesso per il vetro. Vetri rotti o di scarto ed elementi lasciati da parte nel tempo nascono a una seconda vita: in un grande orologio da parete come in una specchiera, in un vaso e in vetrate multicolore, in un ciondolo- gioiello.

Le pietre scelte per la lampada - scultura? Usate per precedenti lavori. Materiali di recupero sono abbinati per originali sedute e per i complementi d’arredo, vedi i tavoli che presentano superfici lavorate con polveri e ossidi naturali.

Sono capi modulari - con pannelli staccabili, sostituibili e riparabili - oppure realizzati in preziosi tessuti d’archivio o in cotone riciclato tinto a mano con colori estratti dalle radici o, ancora, in tecno-tessuto ecosostenibile, quelli confezionati nelle sartorie.

Negli accessori, compare l’uso di un materiale innovativo prodotto con gli scarti della mela al posto della pelle di originale animale. Il riciclo per preservare le risorse: è il messaggio degli scultori orafi, che hanno utilizzato le tradizionali complesse tecniche del mestiere per lavorare il rame, l’ebano e il cristallo riciclati o persino le lattine di tonno. Con esiti sorprendenti. La stessa idea ha guidato gli esperti nell’arte della legatoria e in quella musiva, gli artigiani del legno e della tappezzeria.

Gli scarti tolti come imperfezioni da manufatti in bronzo diventano una scultura. E i marmi imperiali usati per un vecchio lavoro, la base di una fontana in argento.

Una esperienza nell’esperienza che, di fatto, si vive nel visitare la mostra: la Faber experience, i laboratori (gratuiti) a cura degli artigiani.

Partirà domani, venerdì 12 maggio, il terzo ciclo. Appuntamento alle 16 con Ivano e Jacopo Menghini della Tappezzeria Menghini, nota impresa viterbese, per sperimentare “L’arte della tappezzeria”. Con cinghie in tela juta, molle, filo cerato, spagone e l’immancabile ago “storto”, i due abili artigiani insegneranno la tecnica di imbottitura di una sedia stile ‘800.

Sabato 13, sempre dalle 16, sarà protagonista la ceramica. “TrAmare la terra”, è il titolo dell’esperienza con la ceramista Daniela Lai, la cui bottega d’arte è a due passi. L’artigiana metterà a disposizione dei partecipanti elementi di terracotta in argilla di scarto con impressioni di antichi merletti ed elementi di uso comune dalle texture uniche, che ciascuno potrà impreziosire con colori acrilici e foglie oro, argento e rame.

E domenica, alla stessa ora, si festeggiano le mamme anche a “Forme e colori”. Nel laboratorio “Scoprire il legno”, guidato da Luigi Cuppone del laboratorio Linfa, attivo nel comune di Orte, ogni bambino o bambina potrà disegnare o intarsiare, con pezzetti di legno recuperato, il ritratto della propria mamma. Un regalo ecosostenibile oltre che originale.

La prenotazione deve essere effettuata sempre online, sul sito dedicato.

La mostra concorso al museo della Ceramica, a palazzo Brugiotti, in via Cavour 67, è aperta dal giovedì alla domenica con i seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 18,30. L’ingresso è libero.

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