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Mercoledì, 24 Aprile 2024
AMBIENTE

Riccardo Valentini, il viterbese premio Nobel che parla con gli alberi

Il docente dell'Unitus ha fondato il progetto Tree Talker, che permette di entrare in contatto con le piante e capire i loro bisogni e necessità. Prima che sia troppo tardi

"Dobbiamo iniziare a pensare agli alberi come a delle persone: hanno una loro struttura genetica, ci sono quelli che stanno bene e quelli che stanno male, quelli che riescono a resistere alla siccità e quelli che invece muoiono". Riccardo Valentini, 63 anni, è il viterbese, originario di Tuscania, che parla con gli alberi. Premio Nobel per la pace e docente di ecologia forestale all'università della Tuscia, tra le tante cose è anche fondatore del progetto Tree Talker, che permette a studiosi ed esperti di entrare in contatto con le piante e capire cosa stanno dicendo, i loro bisogni e le loro necessità. Prima che sia troppo tardi.

Riccardo Valentini

"Il Tree Talker, ossia l'albero che parla, è - spiega Valentini - un dispositivo digitale. Ha un sensore con due spettrometri che guardano le foglie dell'albero e misurano le componenti spettrali della luce. Permettono di vedere la quantità di clorofilla e di azoto e i cambiamenti dei pigmenti, che sono relativi all'attività fotosintetica, allo stato di salute dell'albero e alle sue capacità di catturare l'anidride carbonica che è uno dei parametri importanti che misuriamo. Con i Tree Talker, insomma, cerchiamo di investigare le anomalie nel funzionamento di una pianta prima che sia totalmente persa".

Come funziona il Tree Talker

Progetto Tree TalkerDel progetto ne ha parlato anche la trasmissione tv di divulgazione Superquark. L'apparecchio viene installato su un campione di alberi in tutto il mondo. Con due piccoli fori sulla corteccia, viene fissato un led all'infrarosso per misurare con estrema precisione l'accrescimento del tronco. Altri due sensori, invece, calcolano la quantità di linfa che risale lungo il fusto. Il dispositivo viene inclinato di 30 gradi affinché possa costantemente radiografare la salute della chioma.

I dati raccolti vengono trasmessi, a intervalli di sessanta minuti, attraverso la rete dei cellulari o sofisticate stazioni meteorologiche che registrano i dati relativi all'ambiente circostante, informazioni fondamentali per interpretare correttamente i check up fatti agli alberi. I report vengono messi in rete a disposizione di università e istituzioni che collaborano al progetto e un computer, sulla base dei dati raccolti, crea un digital twin, ossia il gemello virtuale della pianta. Il progetto Tree Talker nasce anche per integrare i dati globali sulle foreste che arrivano dai satelliti con i continui check up fatti a terra sui singoli alberi.

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