Come rinunciare all'eredità: tutto quello che c'è da sapere. La guida
Così come previsto dalla legge, chi è chiamato all'eredità può rinunciare a essa con una dichiarazione scritta ricevuta da un notaio o dal Cancelliere del Tribunale
Essere beneficiari di un'eredità, a volte, non è la cosa migliore che ci possa capitare. Sì perché, talvolta può accadere anche che a essere ereditati non siano infatti beni monetari, mobili o immobili, ma pure debiti. Per questo motivo, è prevista dalla legge la possibilità di rinunciare ai lasciti. Come fare? Ecco tutto ciò che c'è da sapere secondo quanto riportato dal sito del Ministero della giustizia.
Rinuncia all'eredità
La rinuncia è un atto con il quale il chiamato all'eredità dichiara di non volerla acquistare, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti; in questo modo egli fa cessare gli effetti verificatisi nei suoi confronti a seguito dell'apertura della successione e rimane, pertanto, completamente estraneo alla stessa. Ne consegue che nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari.
Chi è chiamato all'eredità può rinunciare a essa con una dichiarazione scritta ricevuta da un notaio o dal Cancelliere del Tribunale. Come l'accettazione, non può essere sottoposta a condizioni o termini, né può essere limitata a parte soltanto dell'eredità. In caso contrario, la dichiarazione di rinuncia è nulla e non produce effetti.
Non può essere effettuata dietro corrispettivo o a favore di solo alcuni degli altri soggetti chiamati all'eredità, in questi casi comporta l'effetto contrario, ossia l'accettazione dell'eredità. Il diritto di rinunciare all'eredità, così come quello di accettarla, può essere esercitato entro dieci anni dal giorno della morte del defunto. In caso di accertamento giudiziale dello stato di figlio, tuttavia, il termine inizia a decorrere dal passaggio in giudicato della relativa sentenza.
La rinuncia è revocabile se l'eredità non è nel frattempo già stata acquistata da altri e fino a che il diritto di accettarla non è prescritto. Decade dal diritto di rinunciare, e si considera erede puro e semplice, il chiamato all'eredità che ha sottratto o nascosto beni spettanti all'eredità stessa.
Possibilità di abbreviare il termine di dieci anni previsto per accettare o rinunciare all'eredità
Il termine può essere abbreviato attraverso l'esercizio di una azione interrogatoria. Significa che chiunque vi ha interesse può chiedere al Tribunale che sia fissato un termine entro il quale il chiamato dichiari se accetta o rinunzia all'eredità. Trascorso questo termine senza che abbia fatto la dichiarazione, il chiamato perde il diritto di accettare l'eredità.