In Regione parte il toto-assessori, alla Tuscia dovrebbe spettarne uno: da Marini ad Allegrini, tutti i nomi

Mentre è ancora in corso la vicenda del 30esimo consigliere di maggioranza, che la Lega pretende a scapito di Fratelli d’Italia (complice un presunto errore del Viminale nell’assegnazione dei seggi), il centrodestra sta trattando sui nomi da mettere a disposizione del neopresidente Francesco Rocca. La ripartizione degli assessorati ai vari partiti seguirà l’esito delle urne, dunque a FdI dovrebbero spettare sei assessori mentre Lega e Forza Italia si andrebbero a spartire i quattro rimanenti. Non sembra infatti possibile allargare la giunta passando da 10 assessori a 12, perché servirebbe una modifica dello statuto da approvare. 

Sempre in base a quanto accaduto alle urne, alla Tuscia dovrebbe spettare un assessore,  per il principio non scritto di rappresentatività. I nomi in corsa sono diversi, a cominciare da quello di Giulio Marini, che potrebbe entrare in quota Forza Italia. Per l’ex sindaco, rimasto fuori dal Consiglio comunale e da quello regionale (nonostante le oltre 2mila preferenze), si tratterebbe del coronamento di una carriera trentennale. L’operazione per portare Marini alla Pisana sarebbe caldeggiata anche da Antonio Tajani, Ministro degli Esteri e colonnello berlusconiano. Tuttavia, il risultato ottenuto dagli azzurri alle regionali, soprattutto a Roma, complica questa pista. Essendo solo due gli slot, il partito potrebbe decidere di nominare due pezzi da novanta attualmente disoccupati a livello politico.

Tentazione mariniana a parte, è molto probabile che l’assessore viterbese venga espresso da Fratelli d’Italia. In pole position, secondo indiscrezioni, ci sarebbe Laura Allegrini, consigliera comunale a Viterbo ed ex parlamentare. Improbabile una nomina ad Antonella Sberna, consorte di Daniele Sabatini, rieletto consigliere. L’ipotetica investitura della Allegrini, inoltre, genererebbe un effetto domino per il quale Gianluca Grancini, primo dei non eletti all’interno della lista di FdI alle passate comunali, andrebbe a sostituirla a Palazzo dei Priori. Per il momento, nessuna indicazione dai meloniani, ma il tempo stringe.