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Giovedì, 25 Aprile 2024
L’ANALISI DEL VOTO

Il centrodestra vince a Sutri e Valentano, Vallerano al Pd, a Vignanello rivincono i civici

Ecco come sono andate le elezioni amministrative nella Tuscia

Quattro comuni al voto, tre sindaci uscenti confermati ed una new entry. È questo il bilancio delle elezioni amministrative che hanno interessato la Tuscia, andate tutte secondo i programmi della vigilia. A livello politico è il centrodestra ad uscire vincitore, con due municipi su quattro disponibili, Sutri e Valentano. Il Pd riconferma la sola Vallerano, ormai uno degli ultimi avamposti rimasti insieme a Canepina. A Vignanello, invece, continua il regno civico di Federico Grattarola.

La partita più interessante era sicuramente quella di Sutri, dove il candidato meloniano Matteo Amori, appoggiato da FdI e Forza Italia, sfidava la moderata Martina Salza, supportata da Terzo Polo, dem e Lega. Le proiezioni iniziali prefiguravano una vittoria agevole per Amori, poi avvenuta sotto forma di un 57% a 42%. Risultato largo, ma non troppo. In termini numerici, al centrodestra sono andati 1998 voti, a Salza 1451. Quanto basta per assegnare al giovane politico sutrino la poltrona da successore di Vittorio Sgarbi, nel frattempo eletto ad Arpino. 

A Valentano le cose erano leggermente più leggibili, dato che Stefano Bigiotti era l’unico in corsa. Per ottenere la riconferma, al sindaco uscente è bastato portare al voto il 69% degli aventi diritto, che tra l’altro lo hanno anche votato in massa: su 1598 elettori, 1564 hanno barrato il suo nome, fissando il dato dei consensi al 97,87%.

A Vallerano, nella rivincita della sfida del 2018 tra Adelio Gregori e Jacopo Polidori, è stato nuovamente il primo a spuntarla. E, clamorosamente, si è ripetuto anche lo stesso punteggio: 78% al candidato dem, 21% allo sfidante di destra. Segno che l’opinione dei valleranesi, oggi come allora, è rimasta praticamente invariata. 

Infine c’è Vignanello, dove dalle urne è uscito nuovamente il nome di Federico Grattarola come primo cittadino. Battuto lo sfidante Pietro Paolo Anselmi grazie al 58% dei voti. Per Grattarola si tratta del quarto mandato in 15 anni, dato che fa riflettere in un’epoca in cui fare il sindaco è sempre più complicato, soprattutto nei piccoli centri. Per l’esponente civico, slegato dai partiti, è il proseguo di un percorso iniziato ormai vent’anni fa.

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