ASSUNZIONI nella sanità: 26 nuovi medici e infermieri a Viterbo, 600 in tutto il Lazio
Concorsi, stabilizzazioni e 68 contratti a tempo indeterminato in tutto il Lazio. Il nuovo personale rinforzerà gli organici delle strutture sanitarie di Viterbo e della regione
Medici, operatori socio sanitari, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia, ostetriche. La Regione Lazio ha dato il via libera all'assunzione di circa 600 operatori sanitari, a partire dal primo dicembre, per una spesa complessiva di 25 milioni e 500mila euro l’anno. Il personale andrà a rafforzare gli organici di Asl e ospedali della regione. A Viterbo è prevista l'assunzione di 26 operatori sanitari, 24 dei quali con contratti a tempo indeterminato e che saranno impiegati nei servizi di emergenza e urgenza.
Le nuove assunzioni in Asl e ospedali del Lazio
Per la precisione, sono 585 i neoassunti. 359 fra Asl e ospedali romani, mentre per le altre province del Lazio le assunzioni sono tutte nelle Asl: 115 a Rieti, 71 a Latina, 26 a Viterbo e 14 a Frosinone.
Nel dettaglio la Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria, diretta da Andrea Urbani, ha firmato le seguenti assunzioni relative alla dirigenza medica e al comparto dei presidi ospedalieri: 193 unità a conclusione delle prove concorsuali (160 medici, 3 ostetriche, 8 tecnici di laboratorio, 17 tecnici di radiologia, 2 psicologi, un fisico, un collaboratore amministrativo e un amministrativo).
A questi, si aggiungono 323 stabilizzazioni (63 medici, 49 infermieri, 172 operatori sociosanitari, 2 ostetriche, 14 tecnici di laboratorio, 16 tecnici di radiologia, uno psicologo, un farmacista, un fisico, un tecnico della prevenzione, un fisioterapista, un dirigente amministrativo e un collaboratore amministrativo).
Poi altre 68 unità a tempo determinato (33 medici, 5 infermieri, 22 operatori sociosanitari, 3 tecnici di laboratorio, due perfusionisti, due dirigenti amministrativi e un collaboratore amministrativo). C’è anche un medico universitario.
Regione: "Un nuovo corso per la sanità"
"Nei prossimi giorni - fanno sapere dalla Regione Lazio - verranno valutati ulteriori rafforzamenti del personale tecnico-amministrativo dei presidi ospedalieri. Si stanno, inoltre, valutando le altre necessità di assunzione del personale dedicato all’assistenza territoriale. Risposte in tal senso verranno date già nelle prossime settimane".
Prende forma - affermano dalla Pisana - il nuovo processo messo in atto dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, le cui politiche sulle risorse umane del comparto sanitario hanno prodotto finora sia l’aumento dei contratti a tempo indeterminato sia la pesante riduzione dei contratti a tempo determinato sia la stabilizzazione degli operatori sanitari. Un nuovo corso che ha visto l’aumento della spesa di personale sanitario per 100 milioni di euro nel 2023 rispetto all’anno precedente, consolidando la nuova fase di reclutamento di personale, compresa l’internalizzazione dei servizi sanitari nelle strutture pubbliche, e diminuendo drasticamente la precarietà nei primi 8 mesi del governo Rocca".
Schiboni: "Più personale = riduzione delle liste di attesa"
"Rafforzare il personale - dichiara l'assessore al lavoro Giuseppe Schiboni - è il primo passo per dare risposte ai cittadini, per contribuire al processo di riduzione concreta delle liste di attesa e per rendere l’erogazione delle prestazioni sempre più efficace ed efficiente. Una scelta che dimostra la concretezza del presidente Rocca e del direttore della Direzione regionale salute ed integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, che stanno puntando all’implementazione delle piante organiche dei nostri ospedali, senza la quale ogni piano e programmazione risulterebbe inutile".
Sabatini (FdI): "Sanità più presente e radicata sui territori"
"Le nuove assunzioni - osserva Daniele Sabatini, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione - andranno a implementare i 2mila 178 contratti a tempo indeterminato in più rispetto al 2022 e a coprire servizi dove la carenza di personale ha creato criticità. Nonostante la difficile situazione finanziaria che l'amministrazione regionale si è trovata a ereditare, in questi primi mesi di governo sono state fornite risposte importanti su più fronti. A iniziare dall'emergenza rappresentata dal sovraffollamento dei pronto soccorso, dove le misure adottate dalla giunta già nelle prime settimane stanno dando risposte soddisfacenti, come i numeri ci hanno confermato, consentendo una notevole riduzione dei tempi di attesa delle ambulanze e delle barelle, oltre che dei pazienti in attesa delle visite. Segno evidente che è stata intrapresa la giusta direzione. Il lavoro è ancora lungo, ma i risultati di questi primi mesi sono un forte segnale di incoraggiamento ad andare avanti per rendere la sanità sempre più vicina alle esigenze dei cittadini. Ciò dimostra chiaramente come la visione della nuova amministrazione regionale sia soprattutto quella di superare la gestione romanocentrica degli anni passati che ha comportato un massiccio esodo dei pazienti in direzione della Capitale, in favore di una sanità più presente e radicata sui territori. Così il centrodestra sta mantenendo gli impegni assunti con gli elettori".