COMUNE | Grandi manovre al centro: Elpidio Micci e Pietro Amodio passano al gruppo misto, Ubertini ci pensa
Tutto pronto in consiglio comunale per la formazione del gruppo misto: tutti i dettagli
Nasce il gruppo misto in consiglio comunale, oggi l’annuncio ufficiale nella seduta dedicata alle interrogazioni. Sono due i consiglieri che danno vita al raggruppamento, esattamente quelli previsti dalla soglia per crearne uno a palazzo dei Priori. I due erano in odore da diversi mesi e, a sorpresa, potrebbe aggiungersi un terzo componente.
Il forzista Elpidio Micci, eletto con la coalizione di centrosinistra della dem Alessandra Troncarelli nella lista Viterbo cresce, è il fautore dell’operazione. Dovrebbe essere quindi lui il capogruppo. L’obiettivo è quello di formare un gruppo che sia discostato dal bipolarismo tra Partito democratico e centrodestra, che abbia inoltre la possibilità di fare autonomamente le proprie proposte alla maggioranza e alla giunta Frontini.
A seguirlo ci sarà Pietro Amodio, stimato dottore dell’ospedale di Belcolle ed eletto anche lui tra le fila del centrosinistra con la lista Viterbo dei cittadini. Amodio è infatti da tempo in rotta con il Pd e guarda con favore al centrodestra, in particolare a Fratelli d’Italia. Infine, il terzo membro potrebbe essere Claudio Ubertini, candidato sindaco della Lega e capogruppo del Carroccio. In un periodo di transizione per il suo partito, Ubertini potrebbe anche decidere di lasciare i salviniani dopo il congresso provinciale che ha portato all’elezione del suo collega Andrea Micci a segretario.
Per il momento, però, sono Micci e Amodio a dare vita al gruppo misto. L’indipendente Luisa Ciambella, capogruppo di Per il bene comune, non aderirà al progetto. Chiaramente, quella prossima a nascere in consiglio sarà una formazione dai tratti centristi, visti anche i connotati dei consiglieri che ne faranno parte. Questo andrà a ridisegnare gli equilibri tra i banchi dell’opposizione: il raggruppamento più grande sarà il Pd (4 consiglieri), poi il gruppo misto (3 consiglieri), Fratelli d’Italia (3 consiglieri), Lega (2 consiglieri, 1 in caso di addio di Ubertini) e, qualora non dovesse confluire nel misto, cosa improbabile, Luisa Ciambella.