Montalto, giunta in "modalità ridotta" dopo le dimissioni di Corniglia. La sindaca: "Ma non per molto"
Primo consiglio comunale dopo il terremoto politico, la sindaca Emanuela Socciarelli: "Giunta perfettamente funzionante anche con tre assessori". L'ex assessore Francesco Corniglia: "Dopo 40 giorni ancora tutto fermo". Nuova mozione di sfiducia dell'opposizione
Resta in “modalità ridotta” la maggioranza al Comune di Montalto di Castro dopo le dimissioni dell’assessore Francesco Corniglia. “Ma non per molto”, ha detto la sindaca Emanuela Socciarelli in apertura dell’ultimo consiglio comunale di questa mattina, assicurando che “la giunta è perfettamente funzionante anche con tre assessori”.
La prima cittadina ha affermato di non essere stata informata delle dimissioni di Corniglia, di averle apprese della stampa e di non averne compreso le motivazioni e che l’ex assessore, ora consigliere di opposizione, avrebbe potuto “rimanere nel gruppo e tutelare le proprie idee, i propri valori e le persone che in lui avevano creduto e riposto fiducia”. Invece ha “sbagliato” abbandonando il “progetto dopo solo un anno e due mesi”.
Socciarelli ha poi elencato una serie di interventi che l’amministrazione porterà avanti “fino alla fine del mandato” e ha assicurato che stanno “lavorando tutti insieme, senza gelosie, tensioni, in piena collaborazione”. Infine ha chiesto di essere giudicata “su queste sfide e su questi lavori, non sul toto nomine del prossimo assessore o sulle dispute”.
Non ammessa, invece, per difetto di sottoscrizione, la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione che, però, ha fatto sapere di averne presentata un’altra questa mattina con cinque voti. Il presidente del consiglio Emanuele Miralli, dal canto suo, ha evidenziato che, se regolare, sarà portata in aula alla prossima seduta.
Riassume il tutto l’ex assessore Corniglia. “Il dato politico è uno: l’assessore ancora non c’è e le deleghe ancora non sono state distribuite. Dopo quaranta giorni, questo è il risultato. Tutta questa coesione, armonia e felicità sono contento che sia stata raggiunta dopo che sono andato via. Mi fa piacere e vi faccio l’applauso”.
L’intervento di Socciarelli
"In data 17 agosto si è dimesso dalla giunta comunale il consigliere Francesco Corniglia. Non ho respinto le dimissioni, essendo venuta a mancare la possibilità di confronto e, pertanto, Corniglia non ricopre più l’incarico di assessore comunale.
Le motivazioni delle dimissioni non spetta a me dirle, anche se questa informazione è nota poiché sono state divulgate dal diretto interessato direttamente alla stampa, senza prima annunciarle né al sindaco né al gruppo consiliare Idee in comune di cui faceva parte. Comportamento che giudico irrispettoso della figura istituzionale del sindaco e dei consiglieri che facevano parte del suo stesso gruppo.
Non ho compreso e non giustifico le motivazioni delle sue dimissioni. Forse perché non ce le ha spiegate? Forse perché nelle ultime settimane prima delle dimissioni ha evitato di incontrare me e la maggioranza?
Non comprendo come un assessore con deleghe ai lavori pubblici, al patrimonio, alle manutenzioni, al verde pubblico e all’igiene urbana possa affermare che nella maggioranza ci sia un “disequilibrio di attribuzioni e poteri” e che solo una parte della coalizione era privilegiata. L’assessore Corniglia aveva più della metà della spesa dell’intero Comune, altro che squilibrio in favore di altri.
Idee in comune era e resterà fino alla fine del mandato elettorale una lista civica. Una lista senza bandiere politiche, una lista fatta di persone che hanno appartenenze politiche e culturali diverse come tutti sapevamo fin dall’inizio. Sapevamo benissimo che Corniglia era del partito dei 5 stelle, come sapevamo benissimo che alcuni esponenti sono di Fratelli d’Italia e altri consiglieri sono idealmente collocati a sinistra. Su questo equilibrio, sull’arricchimento che può nascere dal confronto di idee e di ideali, avevamo scommesso per cambiare il nostro paese.
Noi abbiamo lanciato questa sfida e noi la porteremo avanti fino alla fine, nella convinzione che chi ha sbagliato è stato lui ad abbandonare un progetto dopo solo un anno e due mesi invece che rimanere all’interno del gruppo a tutelare le proprie idee, i propri valori e le persone che in lui avevano creduto e che in lui avevano riposto fiducia.
Mi hanno ferito le sue accuse di non imparzialità, di incapacità di guidare il gruppo quando, in verità, ho sempre mantenuto un ruolo di equilibrio tra i componenti della maggioranza dando a tutti il loro spazio e ruolo, in primis a lui.
Ma ormai questa è storia passata, sulla quale non intendo più tornare perché voglio dedicare il mio e il nostro impegno a migliorare Montalto e Pescia Romana.
La giunta è perfettamente funzionante anche con tre assessori, ferma la possibilità di integrare il numero e portarli a quattro, perché la legge e lo statuto comunale lo consentono. Ma certamente non è mio interesse mantenere a lungo la giunta in questa composizione ridotta.
Però, già in queste settimane, in cui ci siamo lungamente confrontati tra di noi e con gli uffici, in particolare con lavori pubblici e patrimonio, sono emerse numerose progettualità che i dipendenti stanno egregiamente portando avanti. Oggi c’è bisogno del lavoro e della serenità di tutta la squadra per poter finalmente avviare le opere pubbliche e proseguire le attività amministrative che gli uffici avevano già impostato da tempo.
Usciamo da un periodo dove abbiamo dovuto ricostruire e mettere in sicurezza un bilancio violentato, recuperato finanziamenti che ci stavano togliendo e altri che stiamo ancora cercando di salvare perché non opportunamente richiesti. Nelle prossime settimane partiranno vari cantieri e si chiuderanno dei progetti di prossima realizzazione. Tutte queste attività richiedono il massimo impegno.
Stiamo quindi lavorando tutti insieme, senza gelosie, senza tensioni, con la piena collaborazione dei dipendenti per realizzare il programma amministrativo che ci siamo impegnati ad attuare in questo quinquennio.
È su queste sfide, su questi lavori che vogliamo e dobbiamo essere giudicati. Non sul toto-nomine del prossimo assessore o sulle dispute che denotano solo personalismi e insoddisfazioni che, come sindaco, non posso alimentare e lascio volentieri agli altri".