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Venerdì, 19 Aprile 2024
ELEZIONI

Conte verso le regionali: "Nel Lazio esperienza di governo positiva, ma il contesto attuale è cambiato"

Il leader 5 stelle: "Facciamo una riflessione interna sempre nell'interesse della comunità regionale e cercheremo di porre delle premesse per una proposta politica competitiva"

Il campo largo si sgretola, le voci si rincorrono e il M5s che punta ad alzare la posta in vista della scelta del candidato alla successione di Nicola Zingaretti. Giuseppe Conte è pronto ad utilizzare il Lazio come terreno per passare all'incasso dopo le elezioni dello scorso 25 settembre. Se a livello locale le assessore uscenti del M5s Valentina Corrado e Roberta Lombardi sono pronte a puntare ad occhi chiusi su Daniele Leodori per il dopo Zingaretti, il leader nazionale mostra prudenza e cautela, smentendo però le voci sul possibile nome di Ignazio Marino. "Smentisco queste anticipazioni. Sono anticipazioni che non hanno fondamento"

Lo ha fatto in un'intervista concessa a Tpi dove, mantenendo la consueta prudenza, ha fornito un'idea su una possibile linea da portare avanti. "Noi al nostro interno stiamo affinando quella che è la prospettiva regionale. Lo faremo, ovviamente, consapevoli del fatto che c'è un'esperienza in uscita di governo che si è rivelata positiva ma è anche vero che il contesto attuale è completamente cambiato. C'è stata una campagna elettorale nazionale. Il Lazio comprende Roma e il cuore della politica. Non possiamo non tener conto di tutte le vicende che sono successe negli ultimi mesi". Il riferimento di Conte è, evidentemente, alla rottura nei rapporti con Enrico Letta e il Pd nazionale che sta condizionando le trattative per la scelta del candidato. 

Conte chiude però con un'apertura ai territori: "Facciamo una riflessione interna sempre nell'interesse della comunità regionale e cercheremo di porre delle premesse per una proposta politica competitiva".

In mattinata era stato Letta a dire di ascoltare le realtà territoriali: "In Lazio, Lombardia, Friuli e Molise dobbiamo mettere in campo proposte. Quella che il Pd fa a tutte le altre opposizioni è che innanzitutto decidiamo di essere rispettosi delle realtà territoriale. Penso al Lazio, dove siamo cresciuti. Andiamo alla proposta politica per queste quattro regioni dovendo essere rispettosi del lavoro territoriale, non penso che si debba immaginare di imporre da Roma, dentro negoziazioni fra i capi delle forze dell'opposizione, scelte che dovranno planare suoi territori". 

Un metodo, quello di Letta, opposto a quello imposto per la scelta di Roberto Gualtieri. Una linea figlia anche della debolezza del segretario uscente, ormai avviato al tramonto e apparentemente non in grado di indicare la strada ai gruppi locali.

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