Elpidio Micci: “Disposti a dialogare con Frontini, in tanti vogliono entrare nel gruppo misto. Ricostruire il gruppo di FI? Vedremo…”
Il capogruppo del gruppo misto si confessa a ViterboToday: presente, futuro ed anche qualche passaggio sul passato politico
Elpidio Micci e Pietro Amodio hanno da poco creato il gruppo misto in Consiglio comunale. La notizia era nell’aria ma giovedì scorso è diventata ufficiale con l’annuncio in Comune. Entrambi erano stati eletti con il centrosinistra nell’alveo della coalizione costruita da Alessandra Troncarelli ma, dopo un anno e mezzo, è arrivato il momento dei saluti. Tutti e due vengono infatti da una cultura di centrodestra, Micci per via della sua ventennale militanza in Forza Italia, Amodio per le sue simpatie per Fratelli d’Italia. Tuttavia, alla fine la scelta è stata quella di dar vita ad un raggruppamento che si distinguesse in qualche modo sia dal civismo frontiniano che dal bipolarismo centrodestra-sinistra.
Già all’inizio dell’estate si parlava delle grandi manovre al centro, alla fine avete deciso di dare seguito con i fatti…
“Sì. Potevamo averlo fatto anche prima ma i tempi si sono allungati, adesso però è il momento giusto. Vogliamo essere la casa di tutti i moderati centristi che in questo momento non si sentono rappresentati né dall’amministrazione Frontini nè tantomeno da FdI, Lega e Partito democratico”.
C’è anche Pietro Amodio in questo nuovo progetto politico, com’è il rapporto tra di voi?
“Con Pietro siamo subito entrati in sintonia. È come me, io mi riconosco in lui e viceversa. Siamo entrambi pacati, tranquilli e ci piace fare un certo tipo di politica che va nell’interesse della collettività e dell’ente. Tutto questo lo faremo con la massima tranquillità e, se ci saranno le possibilità, daremo anche sostegno all’amministrazione Frontini. Noi saremo una minoranza costruttiva, se proporranno provvedimenti di interesse per la città noi senza nessuna preclusione li voteremo. Staremo altrettanto attenti a quel che fanno sindaca e giunta, per vigilare sul loro operato”.
Si dice che potreste ricostituire il gruppo di Forza Italia tra poco, del resto lei è ancora un riferimento del partito per gli elettori…
“L’ho sempre detto, mai dire mai. Adesso sarebbe inutile dire un no a priori. Ma, eventualmente, per arrivare quel passaggio sono necessari dei chiarimenti. Io ho militato e sono cresciuto in Forza Italia, ho fatto per 20 anni l’amministratore. Ringrazio il partito per avermi dato l’opportuna di candidarmi e, da parte mia, mi sono sempre comportato correttamente e per loro credo di essere stato un valore aggiunto. Poi alle ultime è capitato che non ho condiviso il percorso scelto dal partito, perché non potevo ricandidarmi assieme alle persone che mi avevano sfiduciato. Lo stesso sindaco di fi venne sfiduciato. Furono due scelte diverse. Questo non significa che in futuro non si possa ritrovare l’unità, però adesso mi sembra prematuro. Non sarebbe nemmeno rispettoso nei confronti di Pietro”.
Ne avete parlato con Amodio di questa possibilità?
“In questo momento ci affibbiano tutte le mosse immaginabili. Di me dicono che seguiró Fusco, ad esempio. So che entrerà in Forza Italia è sono contento per lui, è un amico. Ma non so perchè mi abbiano associato ad una sua scelta. Noi adesso con Pietro stiamo guardando che succede, ci sono diversi movimenti in corso. Non è al momento in discussione una ricostituzione del gruppo di Forza Italia e non ne ho parlato nemmeno con Battistoni o Tajani. Nel futuro, come detto, vedremo. Tutto è possibile”.
Ma comunque lei resta un uomo di Forza Italia o no?
I miei sono elettori, come dimostrato negli anni, che hanno una grande fiducia in me. Diciamo che i miei valori politici coincidono con quelli di Forza Italia e probabilmente per alcuni rappresento ancora il partito. Come detto, non è da escludere che si possa ritrovare unità”.
Ci sono altri consiglieri che potrebbero aderire al gruppo misto?
Per il momento non c’è nulla di ufficiale ma, sì, abbiamo avuto contatti con diversi consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione. All’interno della minoranza ci sono consiglieri che non si riconoscono attualmente nei partiti con cui sono stati eletti, questo per una serie di ragioni. Per quel che riguarda la maggioranza posso dire che degli esponenti frontiniani non mi hanno nascosto io loro malcontento e mi hanno detto di averli anticipati nella creazione del gruppo misto. Chissà, forse potrebbero passare con noi. Non è detto non possano esserci nuovi innesti”.