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"Ordinanze Frontini superficiali e dannose per la città": Casapound dopo che il provvedimento antibivacco ha colpito due giovani

Il movimento alla sindaca: "Un centro frequentato e vivo è già di per sé il miglior deterrente a tutte le spiacevoli situazioni"

Riceviamo e pubblichiamo da Caspound Viterbo

Per la seconda volta in poco tempo ci troviamo a dover rammentare alla sindaca come la campagna elettorale sia finita da un pezzo, chiedendoci per quanto abbia ancora intenzione di abusare della pazienza dei viterbesi con insistente e fastidioso fumo negli occhi.

Malgrado gli innumerevoli bagni di folla cui si sottopone - sempre più rari a dirla tutta, anche se sapientemente orchestrati - pare che la signora Frontini abbia perso il polso della situazione e preferisca affidarsi a ordinanze superficiali e dannose sia per il cittadino residente che per il centro storico, utili a soddisfare solamente all'apparenza quel legittimo bisogno di decoro e rispetto più volte espresso dalla cittadinanza.

Veniamo al dunque. È notizia di queste ore come due ragazzi, innocuamente seduti sui gradini di una fontana, si siano visti staccare un verbale da 50 euro e abbiano evitato il previsto Daspo solo perchè il loro posto di lavoro e l'abitazione si trovano in centro - poco lontano dal luogo dove tale efferato crimine si è consumato - in perfetta applicazione dell'ordinanza antibivacco del 18 aprile.

Al netto del gratuito stimolo al comune senso del ridicolo che tale accadimento avrà ingenerato nei più, appare di tutta evidenza come la bussola dell'amministrazione comunale sia malfunzionante.

Un'amministrazione dovrebbe tenere la città pulita e curata ma soprattutto viva, evitando di abbandonare il centro storico all'incuria e al degrado. Invece sembra che palazzo dei Priori faccia del tutto per renderlo non allettante, quasi respingente per giovani e meno giovani, come in preda a un masochista delirio senz'altro lontano dalle premesse poste alla base di questa consiliatura.

Inutili ordinanze repressive dal vago sapore proibizionista - che fanno il paio con quella sull'orario di chiusura dei locali, ridicola oltre che illegittima come stabilito dalla sentenza di Cassazione numero 6895 del 2021 - sono a tutti gli effetti un freno alla libera circolazione e a una piena fruizione del perimetro all'interno delle mura.

Non serve un genio, cara sindaca, per capire che un centro frequentato e vivo è già di per sè il miglior deterrente a tutte quelle spiacevoli situazioni che tali provvedimenti nascondono sotto il tappeto senza risolverle.

Misure repressive come il Daspo servono solo a rendere un'illusione di punizione per fatti già avvenuti, considerando anche che chi non ha nulla da perdere - come la maggior parte di coloro che davvero bivaccano h24 in zona Sacrario e limitrofe, che restano il nocciolo del problema - non pagherà mai nessuna multa e non rispetterà alcun ordine di allontanamento. 

Casapound Italia Viterbo

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