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REGIONALI | Francesco Rocca: “D’Amato parla di me ma rischia di arrivare terzo, la sanità è allo sbando”

Il candidato presidente del centrodestra arriva a Viterbo e risponde a tutte le accuse mosse nei suoi confronti dal centrosinistra

“D’Amato fa lo spiritoso ma se continua così rischia di arrivare terzo, ha invitato al voto disgiunto, se gli elettori del Pd se ne accorgono sono dolori per lui. In dieci anni la regione è stata ferma, non c’è nulla da ridere di fronte alle condizioni della sanità nel Lazio”. Francesco Rocca risponde per le rime ad Alessio D’Amato, il quale aveva ironizzato su di lui con una battuta polemica: “Il centrodestra non lo fa mai parlare perché ogni volta ne salta fuori una e perde punti percentuali”. La replica non lascia scampo: “Qui l’unico che sta facendo una campagna elettorale a sua insaputa è lui, probabilmente ha anche governato a sua insaputa, visti i risultati”.  

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Di fronte alla folta platea di sostenitori, Rocca ha poi fatto il suo intervento: “Festeggeremo san Valentino alla Pisana, per riprendere quel percorso interrotto anni fa. Io vivo di emozioni, per dieci anni questa regione è stata abbandonata a sé stessa, chiudete gli occhi e e pensate quante cose si potevano fare e non si sono fatte. Ve ne dico una? La Orte-Civitavecchia, mai completata. Immaginate in dieci anni quanti cantieri sarebbero potuti partire. Quella superstrada ha un potenziale di sviluppo economico inimmaginabile, anche dal punto di vista meramente turistico”. Passaggio obbligato sulla sanità, must delle elezioni: “I cittadini aspettano ore in pronto soccorso per ottenere un posto letto, non c’è dignità e non c’è civiltà in questo. La situazione è davvero imbarazzante e quando D’Amato, che per dieci anni ha governato la regione e nella fattispecie la sanità, fa finta di arrivare da Marte, bisognerebbe ricordargli che ancora oggi, nel 2023, infermieri e medici laziali cercano i posti letto con il fax. Poi magari ci parla pure di digitalizzazione”. 

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Ed ecco i primi provvedimenti che Rocca ha in mente per rinvigorire il sistema sanitario regionale: “Per cominciare, nei primi cento giorni - ha detto - digitalizzeremo i posti letto. Oggi un cittadino, per avere una prestazione sanitaria, deve chiamare recup ma c’è rischio di aspettare mesi o anni. Noi nel recup inseriremo tutte le strutture private accreditate, che la regione già paga per erogare prestazioni. Questo per trovare un unico punto di accesso. Vogliamo riappropriarci di tutto ciò che la regione paga, oltre che controllarlo”. Infine, sempre in ambito sanitario, Rocca rassicura: “Io non sono né per il pubblico né per il privato, credo che entrambi debbano andare a braccetto. Ma voglio controllare come vengono spesi i miei soldi. Il grande problema è che non sappiamo spendere le risorse, dei soldi messi a disposizione per abbattere liste d’attesa, Zingaretti e D’Amato hanno utilizzato solo il 3%. Noi invertiremo questa rotta”.

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