Francesco Rocca è il nuovo presidente della Regione Lazio, battuto Alessio D’Amato. Il candidato del centrodestra si è imposto a suon di voti in tutto il Lazio e in particolare a Viterbo, dove ha rimediato 66mila voti, tradotti nel  62,52%. Un vero e proprio plebiscito. Il suo sfidante di centrosinistra, supportato da Pd e Terzo polo, si è fermato al 27%. 

La coalizione a trazione Fratelli d’Italia torna dunque al comando della Regione dopo i dieci lunghi anni di Nicola Zingaretti. E il risultato del partito di Giorgia Meloni, nella Tuscia, è letteralmente straripante: 38,86%, il più alto tra tutte le province del Lazio. E Viterbo, il capoluogo, torna ad essere roccaforte della destra

Per quel che riguarda il consiglio regionale, il rappresentante della Tuscia sarà Daniele Sabatini, espressione dei meloniani. Dagli ultimi aggiornamenti, quando mancano tre sezioni da scrutinare, i viterbesi lo hanno eletto a gran voce, premiandolo con 12mila preferenze. Un risultato per lui straordinario, che supera di gran lunga i suoi precedenti del 2013 e del 2018. Sfiorato, di pochissimo, il record assoluto di consensi personali (14mila), che rimane a Enrico Panunzi. 

Dopo cinque anni, da quando - a causa della legge elettorale da lui stesso promossa - non venne rieletto alla Pisana, Sabatini ritorna in grande stile. E, stavolta, siederà tra i banchi della maggioranza. Una vittoria, quella certificata oggi, che profuma di rivincita dopo la delusione del 2018, quando si vide scippare il posto dalla grilina Silvia Blasi. L’affermazione netta, sotto il vessillo della fiamma tricolore, lo proietterà ai piani alti della Pisana, forte della credibilità conquistata in un territorio che, per dieci anni, aveva votato a sinistra.