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RIVOLUZIONE NELLE SCUOLE

Firmato a Palazzo dei Priori il protocollo tra scuole e Comune: come cambia la didattica nella Tuscia

Stamattina, in Comune, i dirigenti scolastici dei più grandi istituti viterbesi hanno firmato un accordo che stravolge il metodo didattico tradizionale

L’educazione emotiva, una particolare metodologia didattica, da oggi sará quella di punta nei maggiori istituti infantili di Viterbo. Questa mattina, a Palazzo dei Priori, il Comune ha firmato il protocollo con le scuole, un documento che sancisce una vera e propria rivoluzione dell’apprendimento.

Il sindaco Chiara Frontini-2

L’educazione emotiva, o didattica dell’emotività, è formata da un insieme di tecniche e strategie che, dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria, gli insegnanti possono utilizzare per costruire l’empatia nei ragazzi.
 

Dietro a tutto questo, naturalmente, c’è un ragionamento scientifico, come spiegato dal dottor Ulisse Mariani: “Del disagio giovanile, spesso, se ne parla in modo distorto. Eppure è un fenomeno che rispecchia la nostra società, che ha sempre meno tempo per i bambini e dove l’autorità e l’autorevolezza sono sempre più castrate. Quello che abbiamo studiato assieme a un team di esperti è un progetto educativo profondo, pensato per andare incontro non più solo alla depressione ma anche alla patologia del desiderio, a quella del non fare e del non sentire. Questo è il vaccino”. Il metodo è nato proprio a Viterbo: “Nel 2006 lo abbiamo sperimentato in una scuola della città con 1700 alunni, ed ha funzionato. Poi lo abbiamo portato a Grosseto, in altre province italiane ed in sei Paesi europei, ottenendo gli stessi risultati. Niente bullismo, niente aggressioni, più attenzione, più disponibilità. Così lo abbiamo riportato a Viterbo, alla scuola Pio Fedi e alla Canevari, dividendo gli alunni in due gruppi sperimentali di controllo e formando gli insegnanti. Da un prelievo di saliva è emerso che, tra i bambini, il livello di cortisolo era abbattuto in quelli che avevano ricevuto il programma”. Operatività, cooperatività, serenità, un sistema immunitario forte, empatia e capacità di problem solving. “Se riuscissimo ad estendere questo metodo - ha concluso Mariani - fermeremmo il bullismo, la dispersione scolastica e le dipendenze. Anche l’Università di Houston ci ha chiamato. L’empatia è il vaccino contro il disagio dei giovani”. 

Ulisse Mariani e Rosanna Schiralli-2

La madrina del progetto, la dottoressa Rosanna Schiralli, si è detta entusiasta: “Questa battaglia è nata sulla curiosità, sul bisogno sociale che sentivamo e sulla passione, che ci ha portato avanti per vent’anni. Dopo tanti fallimenti nel bussare alle porte dell’amministrazione, finalmente il Comune condivide la nostra proposta. È per noi un grande orgoglio. Vent’anni fa ci siamo chiesti cosa stesse succedendo ai bambini e ragazzi di questa società, che stavano sempre peggio, con l’incremento di patologie da dipendenza, dell’assenza di desiderio e della mancanza di entusiasmo”. Schiralli ci ha tenuto a sfatare quello che lei definisce un mito: “I ragazzi non stanno male a causa pandemia, smettiamola di dire questo. Il Covid ed il lockdown hanno solo acceso la luce in una stanza in cui ci muovevamo al buio. La pandemia non ha fatto nulla, se non aver conclamato determinati casi, perché la situazione va avanti da anni. E la soluzione, ora, è questo metodo. Le cose più profonde a volte ci sembrano banali ma, se ci fosse empatia, non ci sarebbero né guerre né ingiustizie”. 

Rosanna Giliberto-2

Nell’ambito di questo protocollo, il Comune e le scuole hanno istituito una rete ed un comitato di coordinamento tecnico, come ha spiegato la consigliera Rosanna Giliberto: “Speriamo che questa visione si allarghi e vada a comprendere tutte le scuole della Tuscia. C’è giá una lista di candidati che da domani sono pronti a far parte della rete, possiamo dire che da Viterbo partirà un processo virtuoso che si allarga a 360gradi e si rivolge all’empatia come una sorta di interruttore sociale”. Nel dettaglio, le scuole che hanno aderito sono la Pio Fedi, la Canevari, la Vanni, la Fantappiè, l’Egidi, l’Ellera ed il Carmine.

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