Elezione dei rappresentanti d'istituto in sei licei viterbesi: la politica dei "vecchi" monitora quella dei "ragazzi"
Nella Tuscia è tempo di elezioni nei maggiori istituti scolastici provinciali, i partiti locali osservano la situazione per studiare come muoversi nei confronti dei giovani
È tempo di elezioni nelle scuole viterbesi. Sono in corso stamattina le operazioni di voto in sei dei licei più importanti della Tuscia: il Mariano Buratti, il Paolo Savi, il Paolo Ruffini, l'IIs Colasanti di Civita Castellana, il Meucci di Ronciglione e il Fabio Besta di Orte. Gli studenti sono chiamati a scegliere i loro nuovi rappresentanti d'sitituto, come ormai da ultradecennale tradizione.
Un appuntamento, quello delle elezioni scolastiche, caro anche alla politica dei seniores, che monitora quella giovanile per studiare le prossime mosse e attecchire il più possibile per evitare divergenze e contestazioni. Si tratta di vere e proprie elezioni con liste, candidati e programmi elettorali, esattamente come quelle politiche.
La situazione viterbese, a livello di politica nelle scuole, è relativamente facile da comprendere: ci sono la destra e la sinistra, con quest'ultima divisa in due. Da una parte la sinistra dem, d'ispirazione Pd, con Rete degli studenti medi, dall'altra quella radicale ed estremista, legata ai collettivi e ai sindacati di base, che trova la sua espressione in Osa (Opposizione studentesca d'alternativa). La destra, invece, è rappresentata unicamente da Azione studentesca, la cantera di Fratelli d'Italia che in questo momento è piuttosto forte a livello di consensi.
Se la situazione nei paesi come Civita Castellana, Ronciglione e Orte sembra abbastanza favorevole ad Azione studentesca, nei tre istituti cittadini la partita è decisamente aperta e l'esito incerto. I partiti interessati, ossia Pd e FdI, osservano alla finestra, forse in attesa di trovare anche qualche giovane e rampante politico da lanciare in un futuro prossimo.
