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Venerdì, 19 Aprile 2024
NUOVI ISTITUTI SCOLASTICI

Riorganizzazione scuole, nessun accordo in consiglio provinciale: cosa succederà agli istituti della Tuscia?

Il dimensionamento scolastico non convince la provincia, che rimanda la discussione al 5 dicembre

I consiglieri provinciali non si mettono d'accordo sul dimensionamento scolastico, discussione rimandata al 5 dicembre. Mentre si va verso il taglio di circa 700 istituti su tutto il territorio nazionale, nella Tuscia la situazione è ancora poco chiara. Ma cos'è il dimensionamento scolastico?

La norma introdotta dalla legge di Bilancio 2021 prevede che il numero minimo di studenti che le scuole devono raggiungere per avere un proprio dirigente scolastico e un direttore dei servizi generali amministrativi, viene abbassato rispettivamente a 500 e 300 studenti. Questo significa uno stravolgimento dell'ordine attualmente in vigore nel Viterbese.

Ad esempio, ci sono da attivare l'alberghiero di Bassano Romano, che ha chiesto l'autonomia in quanto superata la soglia dei novecento studenti, e quello di Bagnoregio (turistico-alberghiero), ormai praticamente pronto per cominciare le lezioni dal prossimo anno scolastico. Inoltre, anche a Vignanello dovrebbero esserci nuove attivazioni, mentre in realtà consolidate come Civita Castellana dovrebbero vedere la luce dei nuovi indirizzi di ultima costituzione come, ad esempio, robotica. Ma c'è anche chi ha chiesto di separarsi: Nepi vuole vuole accorparsi a Ronciglione anzichè a Civita, ma ci sono i pareri contrari del provveditorato, dei sindcati e dei consigli d'istituto, oltre che del sindaco civitonico Luca Giampieri.

Tutte situazioni, queste, che non trovano l'accordo tra le varie anime politiche della provincia. E dunque se ne riparlerà tra pochi giorni, nella speranza che l'avvicinarsi del Natale renda tutti più buoni.

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