Tra storia, natura e benessere: Viterbo terra di terme. Le strutture gratis e non
Una mappa dei principali siti termali presenti nel territorio viterbese. Un tour alla scoperta di luoghi antichi carichi di fascino e bellezza
Viterbo terra di Papi, grandi eccellenze, paesaggi mozzafiato e fonti termali. Sì, tra le peculiarità principali del territorio, come noto, c’è pure quella particolare affinità che rende la provincia particolarmente attrattiva per coloro che amano coniugare relax a gite culturali. La leggenda narra che a creare sarebbe stato il mitico eroe Ercole che, nell’atto di dimostrate la propria forza, le avrebbe fatte scaturire da un cratere apertosi dopo aver conficcando un gigantesco palo nella profondità della terra. Di certo c’è che la loro presenza è documentata sia in epoca etrusca che romana. Lungo la via Cassia ancora oggi si trovano i resti di alcuni siti eretti nell’antichità e rimasti ancora oggi particolarmente conosciuti e apprezzati. Ricche di zolfo e azotati le acque termali viterbesi sono di origine vulcanica e, per tanto, sgorgano a temperature molto alte (40°C circa).
Le terme dei Papi di Viterbo
Tra i siti più famosi ci sono “Le terme dei Papi”. Chiamate così dopo che papa Niccolò V vi fece costruire un palazzo (Bagno del Papa) dove soggiornare per godere delle proprietà curative delle acque viterbesi, sono tra i luoghi maggiormente attrezzati di tutto il Lazio.
Le terme libere di Viterbo
A Viterbo esistono anche delle opzioni per godere dei benefici delle terme in modo autonomo e soprattuto gratuito. Tra i più celebri si contano: le terme del Bullicame, alimentate dall’omonima fonte; le piscine Carletti, circa 12 piscine libere e gratuite; terme del Bagnaccio, cinque piscine suddivise in ipertermali (60-66°C) e ipotermali (23-29°C) si trovano un’area privata gestita da un’associazione. Al momento sono chiuse.
