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LA STORIA

INTERVISTA | Il sogno di Michele diventato realtà: da Viterbo alle piste della MotoGp, la storia di un giovane che ci ha creduto

La storia di Michele Caravello, giovane viterbese che ha vissuto tutta la stagione di MotoGp in pista, vicino ai campioni

A volte, i sogni diventano realtà. Michele Caravello, giovane viterbese, il suo è riuscito a realizzarlo: da Viterbo alle piste del motomondiale, quelle che la domenica si vedono in televisione. Dalla provincia ai paddock dei circuiti, dove si possono incontrare piloti di fama mondiale. Ed assistere in prima persona al campionato di quest’anno, che ha visto l’incoronazione dell’italiano Pecco Bagnaia - cognome che già rimanda alla Tuscia -, sicuramente deve essere stata una soddisfazione in più.

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Michele, in cosa consiste la sua professione?
"Sono Track operation specialist in Marelli motorsport. La mia professione si divide principalmente in due macroattività: da una parte lo sviluppo e la validazione di sistemi e componenti elettronici sviluppati dalla mia azienda, l’altra parte consiste nell’assistenza in pista a tutti i team di MotoGp durante le varie tappe del campionato".

Da Viterbo alle piste di tutto il mondo, è difficile il percorso da seguire per entrare a lavorare nella MotoGp?
“In generale l’ambiente Motorsport è chiuso ed elitario. La MotoGp non fa eccezione. Entrare a lavorare in questo contesto non è semplice. Servono tanta passione, competenza, sacrificio e un pizzico di fortuna".

Come si trova a dover girare da una parte all’altra del globo? Ha un po’ di tempo anche per lei?
"La possibilità di viaggiare, di vedere posti nuovi e di conoscere culture diverse è sicuramente un plus di questo tipo di lavoro. La dinamicità rende questa professione stimolante e mai scontata. Nonostante i numerosi impegni, riesco a raggiungere un equilibrio tra vita professionale e vita personale, mantenendo il giusto quantitativo di tempo da dedicare a me e alla mia famiglia".

Quest’anno, dopo 13 anni, un italiano è tornato a vincere il motomondiale. Lei l'hai vissuto da vicino. Ci racconti le sue emozioni...
"Dopo Valentino Rossi, vedere un altro italiano salire sul gradino più alto del podio, in un mondiale così avvincente, è stata sicuramente una grande emozione. Il binomio tricolore moto-pilota accresce nei tifosi italiani un sentimento di profondo orgoglio".

Quali sono le sue ambizioni per il futuro?
"Acquisire esperienza e imparare concetti nuovi è l’obbiettivo principale. In futuro mi piacerebbe ricoprire un ruolo di primaria importanza in questo sport".

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