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Il bonus bollette non è più quello di prima: il nuovo limite Isee e i dati inviati dall'Inps

Da gennaio 2024 si è tornati all'incentivo sociale ordinario, con una soglia di reddito più bassa. Non serve presentare una richiesta per ricevere l'agevolazione. Come funziona

Addio al bonus bollette "potenziato", lo sconto in bolletta dedicato alle famiglie in condizioni di disagio economico o fisico, per contrastare i rincari delle utenze. Dal 1° gennaio 2024, infatti, si è tornati all'incentivo sociale nella sua versione ordinaria, meno "generosa". Se nel 2023 poteva accedere a questa agevolazione chi aveva un Isee fino a 15mila euro (o 30mila euro con almeno quattro figli a carico), adesso il valore dell'indicatore della situazione economica equivalente è sceso fino a 9.530 euro. Si arriva a un massimo di 20mila euro con almeno quattro figli a carico. Solo per la bolletta della luce rimane in vigore il bonus elettrico "tradizionale" ancora per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024: il contributo è compreso tra i 76,44 euro per i nuclei con uno o due componenti e i 113,75 euro per i nuclei più numerosi.

Scendono, quindi, i limiti Isee entro i quali nel 2024 si può continuare ad usufruire del bonus sociale sulle bollette, che riguarda tutte le forniture domestiche: energia elettrica (ma qui rimane ancora attivo il bonus elettrico, come detto), gas e acqua. La platea di beneficiari è tornata ad essere quella precedente all'allargamento del 2023, perché il potenziamento non è stato riconfermato nell'ultima manovra del governo Meloni. Quest'anno, in poche parole, il bonus sociale per disagio economico spetta alle persone con un Isee non superiore a 9.530 euro, oppure con un Isee non superiore a 20mila euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

Per ricevere l'agevolazione non c'è bisogno di fare domanda, perché arriva in automatico a chi rientra nei requisiti previsti dalla legge. È direttamente l'Inps a inviare le informazioni necessarie all'Arera, l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

Come verificare i dati inviati dall'Inps per il bonus bollette

Per sapere se si rientra nella platea dei beneficiari, si può fare una verifica sul portale dell'Inps, accedendo alla propria area privata. Bisogna accedere al "portale unico Isee", poi cliccare su "accedi come cittadino" e inserire le proprie credenziali. L'accesso è possibile con Spid, Cie (carta d'identità elettronica) e Cns (carta nazionale dei servizi). Dopo aver effettuato l'accesso nell'area privata si deve cercare la voce "cerca le tue dichiarazioni", in alto a destra. Dopo aver selezionato il proprio codice fiscale, bisogna cliccare su "cerca" e poi, nella parte destra dello schermo, su "cerca Dsu bonus sociale". A questo punto è possibile visionare l'elenco delle Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) e quindi i dati che sono stati inviati dall'Inps all'Arera per l'accesso al bonus sociale sulle bollette.

È l'Inps a spiegare i passaggi successivi: "L'istituto trasmette periodicamente i dati dei cittadini i cui valori rientrino nelle soglie Isee stabilite per la percezione dei bonus sociali ad Acquirente Unico S.p.A. Quest'ultima è la società che gestisce lo sportello per il consumatore. Tutte le attività conseguenti alla trasmissione dei suddetti dati sono in capo all'Arera e all'Acquirente Unico S.p.A. È Acquirente Unico che inoltra ai distributori di energia elettrica, gas e acqua i nominativi dei cittadini aventi diritto ai bonus sociali".
 

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