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Pesciolini d'argento: cosa sono e come si eliminano

Tutto quello che c'è da sapere su quegli strani insetti argentati che spuntano dagli angoli della casa

C'è chi li chiama pesciolini del legno, chi della polvere, chi del bagno e chi d'argento. Piccoli animaletti dalla pelle cangiante che almeno una volta sono apparsi sul davanzale delle finestre degli appartamenti. Ma per quale motivo vengono a farci visita? Andiamo a capire qualcosa in più sui diffusissimi pesciolini d'argento.

Cosa sono, cosa mangiano e come eliminarli

Il loro vero nome è Lepisma saccharina. Si tratta di piccolini esserini argentati, viscidi e dalle antenne lunghe. Tra le loro principali capacità - ve ne sarete accorti - c'è il mimetismo. Prenderli, spesso, non è un'impresa facile. Sono insetti dalla vita molto lunga, rispetto ad altre specie, possono, infatti, vivere anche fino ai 3 anni. Sono molto prolifici (una femmina può deporre fino a 20 uova al giorno) e possono stare mesi e mesi senza cibo. Sono davvero degli esserini forti e longevi, per questo difficilmente riusciamo a liberarcene.

Si nutrono di zuccheri e di amidi presenti in tantissimi cibi, ma anche nella carta, nel legno, nella colla, nelle guarnizioni, nei tessuti di vari fibre. A segnalare la loro presenza in casa sono delle macchioline giallastre, particolarmente visibili sulla biancheria e sui libri. Non sono nocivi, non pungono, non irritano, non mordono, non sono velenosi.

Ecco altri consigli per eliminare i pesciolini:

  • Arieggiate e deumidificate la casa: i pesciolini d'Argento, infatti, amano l'umidità ma odiano la luce
  • Passate spesso l’aspirapolvere, soprattutto in prossimità di battiscopa di legno e angoli di muratura. Pulite all'interno di cassetti e mobili in legno
  • Conservate il cibo in recipienti di plastica o di vetro ben chiusi
  • Usate spezie e oli essenziali, perché i pesciolini argentati li odiano, in particolare la lavanda e l'alloro. Sono efficaci per allontanare questi insetti anche menta piperita, citronella, lavanda e ginkgo biloba. Il suggerimento è di posizionare spargiessenze e diffusori in libri e cassetti. Provate anche con le bucce di cedro cambiandole, però, entro una settimana al massimo.

Se l’infestazione è grave, sarà preferibile ricorrere a una ditta specializzata che procederà con l'utilizzo di insetticidi chimici come la piretrina o l’acido borico (sempre nel rispetto e nella sicurezza di persone e animali).

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