rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Aperte 522 imprese nella Tuscia, ma 320 hanno chiuso: in crescita le costruzioni, in calo il commercio

La fotografia scattata dall'indagine Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022 e condotta da Unioncamere e Infocamere sui dati del registro delle imprese delle Camere di commercio

Sono 522 le iscrizioni e 320 le cessazioni di impresa rilevate dal Registro imprese della Camera di commercio di Rieti-Viterbo nel Viterbese, a fronte di 210 iscrizioni e 139 cessazioni in provincia di Rieti. Questa la fotografia scattata dall’indagine trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e Infocamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio.

Sono dati in linea con la media nazionale (tasso di crescita trimestrale +0,54%, mentre la Tuscia registra un +0,53% e il Reatino un +0,47%) che testimoniano una progressiva normalizzazione del bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato a livello nazionale a 32mila 406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio - come risultato della differenza tra 82mila 603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50mila 197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).

A livello settoriale, i due territori dell’Alto Lazio si comportano in maniera differente in alcuni settori economici chiave. Costruzioni in crescita nel Viterbese (99 iscrizioni e 53 cancellazioni) e in calo nel Reatino (31 iscrizioni e 36 cancellazioni) e attività manifatturiere con saldo negativo nella Tuscia (11 iscrizioni e 14 cancellazioni) ma in leggera espansione nel Reatino (8 iscrizioni a fronte di 5 cancellazioni). L’agricoltura registra un saldo positivo nel Viterbese (89 iscrizioni e 84 chiusure) e uno negativo nel Reatino (26 iscrizioni e 28 cancellazioni), anche se le variazioni sono in entrambi i casi contenute, segnalando piuttosto una sostanziale tenuta del settore. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio risulta in discesa sensibile nel Viterbese (69 iscrizioni e 85 cancellazioni) e con numeri più contenuti nel Reatino (18 iscrizioni e 21 cancellazioni), mentre riprende l’attività delle agenzie di viaggio, noleggio e servizi di supporto alle imprese, con un segno “più” nella Tuscia (15 nuove imprese e 10 chiusure) e una sostanziale stabilità nella provincia di Rieti (10 iscrizioni e altrettante cancellazioni).

Piccoli numeri ma positivi in tutto l’Alto Lazio nei settori delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, delle attività finanziarie e assicurative e delle attività professionali, scientifiche e tecniche. Mentre il trasporto e magazzinaggio e le altre attività di servizi, con saldo positivo nel Reatino, presentano un saldo opposto nel Viterbese. In merito alle forme societarie, a crescere sono soprattutto le società di capitale e, in seconda battuta, le ditte individuali, mentre si registra un minore “appeal” delle società di persone.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aperte 522 imprese nella Tuscia, ma 320 hanno chiuso: in crescita le costruzioni, in calo il commercio

ViterboToday è in caricamento