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L'ALLARME / Civita Castellana

Polo industriale ceramico verso la cassa integrazione

La crisi dell'industria della ceramica sarebbe dovuta ai rincari dei costi dell'energia diventati insostenibili

L'industria della ceramica del distretto di Civita Castellana verso la crisi a causa dei rincari di gas e energia. 

L'allarme è stato lanciato da Giampiero Patrizi, presidente del settore ceramico della Federlazio, in un'intervista pubblicata dal Corriere di Viterbo, in cui spiega con rammarico le motivazioni che stanno portando uno dei poli produttivi più importanti della Tuscia ad una crisi mai registrata prima. 

Cosa ha detto

“Purtroppo - racconta Giampiero Patrizi nella suddetta intervista, presidente del settore ceramico della Federlazio il caro energia è diventato insostenibile e ingestibile. Confermo pertanto che numerose aziende del distretto stanno avviando i piani per la richiesta della cassa integrazione. Sospendere l’attività produttiva è una scelta molto dolorosa, ma obbligata. Nei mesi scorsi la crisi energetica è stata arginata aumentando i prezzi dei listini dei nostri prodotti. Adesso questa politica del rialzo prezzi non è più attuabile. Siamo arrivati al limite. Alle aziende - conclude - non rimane altro che ricorrere alla cassaintegrazione”.

Una decisione pesante, ma ponderata, che permetterà quanto meno di portare avanti l'attività e agli operai di non perdere il lavoro. 

Cos'è il polo industriale ceramico

Il distretto industriale ceramico di Civita Castellana detiene la leadership italiana e mondiale del settore. Abbraccia attualmente otto comuni della Tuscia e vede attive il 90 per cento delle industrie italiane del settore. Con le sue 35 imprese, il distretto conta 2mila 300 lavoratori e rappresenta il 50 per cento del Pil della provincia di Viterbo.

Nei primi mesi del 2022 si era registrato un incremento importante delle esportazioni, in particolare rispetto ai due anni precedenti in cui il covid aveva già messo a dura prova il fatturato del polo industriale. Nel mese di marzo in occasione di una visita del presidente della provincia di Viterbo, Alessandro Romoli, in una delle aziente di maggiore rappresentaza del distretto, uno dei principali temi di discussione era stato proprio l'aumento rapido e inarretabile del costo dell'energia che oggi sembra aver portato il settore verso una crisi senza precedenti.

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