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Economia

Piantati nei noccioleti 380 alberi da frutto in via di estinzione per dar da mangiare a api, bombi e farfalle

Il progetto della Cooperativa produttori nocciole per tutelare la variabilità biologica nei sistemi agricoli

Stanno sbocciando in questi giorni, con la fine dell'inverno, i fiori delle varietà più precoci degli alberi da frutto considerati in via d'estinzione, piantati dai soci delle Cooperativa produttori nocciole (Cpn) nei loro noccioleti in provincia di Viterbo. Questa azione rientra nell'ambito del progetto a tutela dell'agrobiodiversità portato avanti dalla cooperativa. Le piante scelte sono esemplari di ciliegio, pesco, susino, pero, melo, caratterizzate da diversi periodi di fioritura, in modo tale da offrire per più tempo possibile un punto di ristoro per gli insetti pronubi che normalmente frequentano i noccioleti (api, bombi, farfalle e molti altri).

L'agrobiodiversità rappresenta la diversità genetica all'interno dei sistemi agricoli (agroecosistemi) ed è parte del più ampio insieme della biodiversità, composta da tutte le forme viventi geneticamente diverse tra loro e degli ecosistemi a esse correlati. La biodiversità include quindi tutta la variabilità biologica esistente: geni, specie (compresi gli esseri umani), habitat, ecosistemi, paesaggi.

Il progetto della Cpn consiste nel piantumare, all'interno dei propri appezzamenti coltivati a nocciolo, un numero di esemplari di alberi da frutto considerati a rischio di erosione genetica, di fatto a rischio di estinzione. "Questi frutti - sottolinea la Cpn - sono stati nel corso del tempo trascurati dalle precedenti generazioni di agricoltori in quanto non rispondevano più a standard sempre più esigenti di quantità e qualità".

Oggi, i soci della Cpn intendono salvaguardare tali esemplari. Grazie all'iscrizione nel Registro volontario regionale delle risorse autoctone a rischio erosione dell'Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione nell'agricoltura del Lazio), è stato possibile accedere alla misura Psr 10.1.8. della Regione e piantumare 380 alberi in diverse aziende agricole diffuse nel comprensorio dei monti Cimini.

La piantumazione è stata effettuata dalle aziende stesse, con la supervisione dell'agronomo della Cpn, Gianluca Santinelli, con lo scopo di assicurare la posizione corretta e più opportuna degli alberi prescelti. "La cooperativa - fa sapere la stessa Cpn - ha provveduto alla copertura dei costi, con l'obiettivo di incentivare il più possibile questa iniziativa, che è solo all'inizio ed è finalizzata all'aumento delle piante e alla creazione di un numero sempre maggiore di aree verdi all'interno dei noccioleti della Tuscia, con tutti i benefici che ne derivano".

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