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Economia

Quattro infrastrutture fondamentali per lo sviluppo economico della Tuscia

Giudicate urgenti, compaiono nel Libro bianco sulle priorità del Lazio

Quattro infrastrutture fondamentali per lo sviluppo economico della Tuscia. Le individuano Uniontrasporti e la Fondazione per la mobilità del Lazio nel Libro bianco sulle priorità del Lazio, report che contiene le opere viarie e ferroviarie ritenute indispensabili per il sistema economico regionale.

Per il Viterbese lo sviluppo infrastrutturale dovrebbe riguardare le ferrovie Roma - Viterbo e Civitavecchia - Capranica - Orte e le statali Cassia e Umbro Laziale.

Priorità delle priorità risulta essere, con un giudizio di urgenza pari a 63,3, la strada statale 2 "Via Cassia". L'adeguamento a quattro corsie del tratto compreso tra i chilometri 41,300 e 74,400 è tra le quattordici opere regionali con priorità 1.

Segue il completamento della superstrada, la SS 675, con la realizzazione della tratta Monte Romano est - Civitavecchia per collegare il porto del comune in provincia di Roma con il nodo intermodale di Orte. Giudizio di urgenza 58,9.

Ritenuto fondamentale anche il raddoppio della Fl3, la ferrovia che da Viterbo arriva a Roma. Giudizio di priorità 57,3 per la realizzazione del doppio binario tra Cesano e Bracciano. C'è poi la linea Civitavecchia - Capranica - Orte con giudizio di urgenza pari a 54,3.

Guardando al resto della regione, sempre con l'obiettivo di sviluppare gli assi di collegamento tra Roma e le altre aree produttive del Lazio, tra le quattordici infrastrutture con priorità 1 compaiono anche il raddoppio della Roma - Pescara, la linea ferroviaria Passo Corese - Rieti, la trasversale Lazio sud, il raddoppio della Salaria, una diramazione della Roma - Lido verso l'aeroporto Fiumicino e la chiusura dell'anello ferroviario. Altre nove, invece, le opere di priorità 2 o 3, tra cui un ulteriore potenziamento del Grande raccordo anulare, la stazione per il treni di alta velocità a Frosinone e la tangenziale dei Castelli.

Il Libro bianco sulla priorità infrastrutturali del Lazio è stato presentato nei giorni scorsi alla Camera di commercio di Roma, fondatrice e promotrice della Fondazione per la mobilità del Lazio, impegnata in un'attività di studi e divulgazione dei fenomeni relativi a infrastrutture, mobilità, trasporti e logistica nella regione, con la finalità di fornire un supporto scientifico ai decisori istituzionali e di stimolare il confronto e la concertazione con gli stakeholder (portatori di interesse).

Il report è stato presentato da Michelangelo Melchionno, presidente della Fondazione per la mobilità del Lazio e da Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti, alla presenza dell'assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera, del rappresentante del Mit Davide Bordoni e del presidente della Camera di commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti. 

"Quando si parla di infrastrutture - afferma Tagliavanti - se ne occupano solitamente i pubblici amministratori, i tecnici. Ma è importante anche sentire la voce di quelli che, grazie a un sistema infrastrutturale, hanno maggiori possibilità di operare. In questo momento ci sono tanti soggetti, investitori che bussano alla porta del Lazio dicendo che vogliono investire, in quanto area affidabile".

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