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Domenica, 28 Aprile 2024
CALCIO / Palazzina

Al Rocchi potrebbe andare una squadra giovanile, indiscrezioni su una cordata per ricostruire la Viterbese

La Fc Viterbo (che non è quella di Vignanello) potrebbe accasarsi al Rocchi con il benestare del Comune. Ma ora i tifosi non vogliono più così bene alla prima cittadina…

Ci eravamo tanto amati. L’estate più triste per i tifosi della Viterbese si caratterizza per l’ennesima sliding door. E ora, tra gli ultras e Chiara Frontini, prima portata sugli scudi per aver “cacciato” Marco Arturo Romano e ora diventata nemico pubblico numero uno, non corre più buon sangue. Il motivo? Molto semplice: la mancata assegnazione dello stadio comunale, l’Enrico Rocchi, alla Fc Viterbo, squadra di Vignanello che era in procinto di essere rilevata definitivamente da Piero Camilli. Ma l'amministrazione ha chiuso la porta a ogni possibilità di accordo, valutando non valide le proposte avanzate dalla dirigenza. Una vicenda torbida, che si è svolta sul filo del rasoio quanto a termini di legge, viste appunto le offerte presentate al Comune dalla società di Vignanello. Su tutte, la richiesta di mandare deserta la gara per poi tentare di accordarsi privatamente per la gestione dell'impianto. Ma presto potrebbe essere scritto un nuovo capitolo di questa travagliata storia.

Anzitutto, a mettere confusione sono i tantissimi attori in campo, i quali hanno anche nomi simili: la Us Viterbese 1908 di Marco Romano (retrocessa dalla C alla Promozione ed emigrata prima a Cesano e poi a Monterosi), la Fc Viterbo di Vignanello e l'altra Fc Viterbo, società dilettantistica giovanile del capoluogo con base a Santa Barbara. La Viterbese dopo le vicissitudini estive ha giurato battaglia al Comune, dunque difficilmente tornerà mai più in città. La Faul Cimini, invece, si è tirata fuori dalle procedure per l’assegnazione a seguito dell’emergere di diverse vedute tra dirigenti e amministrazione Frontini. L’Fc Viterbo, infine, appare clamorosamente il club più accreditato ad aggiudicarsi la gestione del Rocchi. Secondo alcune indiscrezioni, che tuttavia non trovano conferme ufficiali al momento, la prima cittadina avrebbe già chiesto in tempi non sospetti di procedere a una fusione tra la società cimina e quella del quartiere della città dei Papi, ma tutto si sarebbe arenato. E ora che anche i gialloblù della montagna si sono estromessi dalle procedure, si pensa di far giocare nell’impianto di via della Palazzina le squadre giovanili dell’associazione con sede a Santa Barbara.

Dalla serie C alle partite delle juniores il passo è tutt’altro che breve, per usare un eufemismo. Ma tant’è. Evidentemente, bisogna fare di necessità virtù onde evitare il degrado del Rocchi, che già versa in condizioni critiche dopo appena cinque mesi di desolazione. Allo stato dello del Rocchi va aggiunto anche quello del Vincenzo Rossi, sulla carta il campo d’allenamento della Viterbese, ridotto a una sorta di magazzino a cielo aperto. Per ridare vita alle due strutture, i frontiniani starebbero appunto valutando una soluzione temporanea, con l’assegnazione alla Fc Viterbo (guidata da Paolo Tozzi e Andrea Pedica) almeno fino alla fine dei campionati, ma dando comunque la possibilità a tutte le altre compagini cittadine di poter disputare le proprie gare interne dove, fino a maggio, giocavano i professionisti. La Faul Cimini Viterbo ha già fatto richiesta, ma potrebbero fare altrettanto anche altri presidenti. Veder giocare i giovani dei settori giovanili al Rocchi, più che altro, avrebbe un grande valore dal punto di vista simbolico, quasi a voler dare un segnale di ripartenza per tutto il movimento provinciale, caduto in disgrazia dopo anni di vacche grasse. 

A render ancor più difficile la situazione, poi, nelle ultime ore si è aggiunto un altro tassello. Circolano sui social, in particolare nei gruppi dei tifosi, voci riguardanti la possibile costituzione di una cordata pronta a rilevare un titolo sportivo dalla serie D per far tornare il calcio a Viterbo. Ad oggi, questa indiscrezione non trova nessun cenno di verità. A serpeggiare sono i nomi dell’ex sindaco Giulio Marini e di un imprenditore del capoluogo, ma i diretti interessati, contattati da ViterboToday, hanno smentito categoricamente. 

Una parte dei tifosi, nel frattempo, ha voltato le spalle a Chiara Frontini. Da eroina giubilata e santificata per aver impedito la permanenza a Viterbo di Marco Arturo Romano, presidente inviso per i suoi modi di fare poco trasparenti, il sindaco oggi è diventata quella che ha ammazzato il calcio viterbese, privando la città di una sua squadra. Qualora volesse, a Frontini servirà rimboccarsi le maniche per riconquistarsi la fiducia e l’appoggio della curva Nord. All’incontro organizzato in Comune lunedì sera, non ha partecipato alcun tifoso appartenente ai gruppi organizzati. Solo un supporter era presente. Chissà se l'idea di far diventare il Rocchi la casa di tutte le società viterbesi non possa essere d'aiuto.

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