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Gli azzurri della scherma paralimpica a Viterbo nel segno di Luigi Zonghi: a lui sarà intitolata la palestra di Santa Barbara

Gli schermidori della Nazionale paralimpica per l’iniziativa “Io e te sulla stessa pedana”. Il Comune annuncia che la palestra di Santa Barbara sarà intitolata all’oro paralimpico viterbese Luigi Zonghi

La Nazionale paralimpica di scherma ospite a Viterbo per abbattere le barriere della disabilità. Ospiti del Comune per l’iniziativa sociale “Io e te sulla stessa pedana”, gli schermidori hanno portato la loro testimonianza di forza di volontà e amore per lo sport e la vita. Presenti Edoardo Giordan, Leonardo Rigo e Julia Markowska, reduci dal mondiale di Terni che si è svolto ad ottobre. Insieme a loro anche Marco Ciari e Andrea Aquili, oltre ad Ilaria Vecchi, schermitrice oro mondiale ed europeo delle Fiamme Gialle specializzata nella sciabola. “Andare oltre i propri limiti - ha detto Vecchi - è uno stimolo e, quando si riesce a raggiungere l’obiettivo, la gioia è talmente grande da farti dimenticare la fatica”. 

Irene Vecchi-2

L’evento, oltre a voler sensibilizzare sull’inclusione per abbattere le barriere della disabilità, è stato anche un momento per ricordare e celebrare Luigi Zonghi, schermidore paralimpico viterbese che, alle olimpiadi di Seul 1988, conquistó l’oro. La medaglia in questione è stata esposta, così come il collare al Merito sportivo, l’onorificenza più alta dello sport italiano, altro titolo di cui l’atleta è stato insignito. Scomparso nel febbraio 2023, era presente in sala regia la moglie Maria, che ha detto: “Lui non si è mai abbattuto, ha lottato sempre. Diceva che lo sport è vita e proprio quello strumento lo ha aiutato fisicamente e psicologicamente”. 

Maria Zonghi-2

L’assessore Emanuele Aronne, oggi pomeriggio, ha annunciato che la palestra di Santa Barbara, la quale verrà realizzata grazie ai contributi europei, sarà intitolata proprio a Luigi Zonghi: “Ha portato il nome della città, dando nel frattempo l’esempio a tutti quei ragazzi che soffrono di disabilità. Il suo è stato ed è tutt’ora un invito a non lasciarsi abbattere dalle difficoltà che la vita ci presenta davanti, anche quando sembrano insormontabili. Di eventi come questo ce ne saranno altri, dedicati a tutti gli altri sport”.

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