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LA MOSTRA

Sgarbi porta a Viterbo i falsi storici, autentici e d’autore dell’arte italiana: “La Tuscia è terra di cultura”

Inaugurata oggi a Valle Faul “Fakes”, la mostra sui falsi dell’arte ideata da Vittorio Sgarbi

Falsi storici, falsi autentici, falsi d’autore o, più semplicemente, opere d’arte. A prescindere dal nome e dai reali intenti dell’artista. Tutto questo è “Fakes”, la mostra ideata da Vittorio Sgarbi ed inaugurata oggi al Centro Culturale Valle Faul. 

Un’esposizione di rilevanza nazionale, data la sua natura, ospitata dalla città di Viterbo. “La nostra strategia sta attecchendo - ha detto il sindaco Chiara Frontini -. Lanciamo una mostra di livello nazionale che sbarca nella nostra città, in uno dei nostri centri culturali. Questa è un’anteprima di una collaborazione istituzionale con la Fondazione Carivit, ma noi vogliamo diventare una città d’arte e di cultura. Creatività e cultura vogliamo che siano il nostro vanto, per valorizzare la viterbesità. Oggi la nostra identità è proiettata in una dimensione ulteriore”.

E poi c’è Sgarbi. Prima ironizza sul nome della mostra, maledicendo gli inglesismi, per poi spiegare di averla chiamata con uno di questi per avvicinarsi anche ai giovani: “Odio tutte quelle parolacce barbare, a partire da sponsor e location. Sei in un palazzo, in un posto pieno di storia e senti una cretina dire ‘che bella location’. Funziona nel cinema, magari. L’abbiamo chiamata ‘Fakes’ per andare incontro al gusto del nostro tempo”. 

“L’obiettivo è quello di enfatizzare il mecenatismo. La Tuscia è un’ammirabilissima terra di cultura, ieri sera ne abbiam dato la prova con un concerto dell’omonimo Festival, che è lo zero di un programma più vasto pronto ad investire 25/30 luoghi. La Fondazione Carivit, così come ogni altro mecenate, sarà punto di riferimento come lo fu Monte dei Paschi per Siena”.

E, parlando delle opere e degli autori, di carne al fuoco ce n’è molta. E ci sono anche dei viterbesi, come Annio da Viterbo e Omero Bordo, l’ultimo degli etruschi. “Mostriamo il falso dell’arte e nell’arte, è bellissimo. Facciamo rinascere personaggi straordinari come Annio, Omero, Alceo Dossena, Bastianini, Joni e molti altri. Ci sono sculture di grandi autori, perfette, che peró sono false. Alcune di queste, come quelle di Annio, sono state anche in America, a Boston e a Cleveland. Gli autori esposti vivevano in un’epoca ma abitavano in un’altra e, tra l’altro, ci sono anche le firme, quindi esponiamo autentiche opere d’autore”. Inevitabile, per Sgarbi, un passaggio sul conflitto d’interessi: “Sì, io sono in conflitto d’interessi. Sono sottosegretario, sindaco, assessore, critico, presidente di fondazioni, direttore artistico e molto altro. Io vivo in un conflitto d’interessi perenne e ne sono orgoglioso. Senza non si è nessuno e si vive una vita limitata, piccola. Il conflitto è importante perché, se no, non ci sarebbe interesse. Qui ci sono una quindicina di opere della mia fondazione, sono anche prestatore”.

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