Viterbo protagonista su Rai 1: "È un gioiello di città da conservare e trasmettere ai nostri nipoti"
La puntata di Linea verde life dedicata al capoluogo della Tuscia
"Viterbo è un gioiello che dobbiamo trasmettere anche ai nostri nipoti". Marcello Masi e Daniela Ferolla su Rai 1 hanno raccontato il capoluogo della Tuscia, protagonista dell'ultima puntata di Linea verde life.
Hanno raccontato la Viterbo città dei papi, delle terme e delle cento fontane. "Fontana Grande è una delle più belle della città", ha affermato Ferolla. Hanno parlato del suo quartiere medievale, il più grande d'Europa. "Un quartiere ben conservato e da vedere". Ma hanno raccontato anche la Viterbo del green, dell'innovazione e della sostenibilità in un viaggio pieno di sorprese.
Dal dipartimento per l'Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell'università della Tuscia abbiamo visto un disidratatore smart per prodotti agroalimentari. È stato spiegato che, grazie a un sistema di intelligenza artificiale, ha un impatto ambientale di gran lunga ridotto rispetto alle attuali apparecchiature.
Ferolla è andata alla scoperta del Bullicame e delle terme Salus. Delle terme, che hanno reso famosa Viterbo in tutto il mondo sin dall'epoca antica, è stata raccontata l'importanza terapeutica. "Il Bullicame è un meraviglioso luogo di relax, benessere e di attrazione storico culturale". È stata ricordata la citazione che Dante ne ha fatto nel XIV canto dell'Inferno.
Masi, invece, ha ricordato che i carabinieri forestali italiani sono punto di riferimento mondiale in materia di prevenzione, controllo e investigazione degli incendi boschivi. A tal proposito, durante Linea verde life, hanno illustrato quali sono le innovative tecnologie del Comando carabinieri per la tutela forestale nel settore della repressione del reato di incendio boschivo.
Poi un'adrenalinica esperienza sul lago di Bolsena. Ferolla è salita a bordo del Flying Dutchman, il natante a vela considerato il più veloce e più elegante tra le derive classiche.
Mentre Masi è andato alla scoperta di una delle sette razze di asino viterbese, quello grigio, che è una razza antica che si stava perdendo se non fosse stato per la sensibilità dell'allevatore Pietro Bologna, Ferolla ha parlato della Zaffera e dell'innovativa tecnica adottata dalla maestra dell'arte ceramica Daniela Lai.
Ultima tappa alla scoperta delle eccellenze gastronomiche della Tuscia: la zuppa di ceci e castagne, il fieno di Canepina, le frittelle di cicoria e ovviamente l'acquacotta. Immancabili anche i dolci: dal pane di santa Rosa, ai tozzetti, ai brutti e buoni.
Immancabile conclusione dal cuore del centro storico. Da piazza San Pellegrino, parlando della macchina di santa Rosa e delle tipiche ceramiche viterbesi.