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"Ogni aborto è un bambino morto", sacerdoti viterbesi al corteo di Pro vita. I seminaristi fanno da vocalist: "Chi non salta abortista è"

La onlus antiabortista ultracattolica ha chiamato a raccolta tutti coloro che sono contro l'interruzione di gravidanza

Sacerdoti e seminaristi della diocesi di Viterbo al corteo antiabortista di Pro vita. Erano circa in mille ieri, sabato 20 maggio, a Roma. Oltre ai parroci viterbesi, anche suore, molte famiglie e associazioni. Chiamati a raccolta da Pro vita onlus, organizzazione ultracattolica vicina a Fratelli d'Italia diretta da Maria Rachele Ruiu e Jacopo Coghe, si sono incontrati a piazza della Repubblica e sfidando la pioggia, armati di ombrello, hanno raggiunto piazza San Giovanni per un concerto finale.

"Meglio in braccio che sulla coscienza"

Durante il corteo, come riporta l'Ansa si sono susseguiti cori e slogan come "Sì alla vita" e "Chi non salta abortista è". I sacerdoti e seminaristi di Viterbo hanno fatto da vocalist insieme ai ragazzi del gruppo "Voci del verbo". Tra gli striscioni e i cartelli esposti dai circa mille partecipanti: "Aborto uguale bimbi e bimbe morti", "Meglio in braccio che sulla coscienza", "Abolire la 194". Poi qualche preghiera a Maria e foto di san Giovanni Paolo II. 

Il corteo pro life

Il corteo, come scrive Valerio Valeri su RomaToday, è partito alle 14 da piazza della Repubblica. I colori rosa e celeste, quelli di Pro vita onlus, a contraddistinguere il gruppo che si è diretto a piazza San Giovanni, accompagnato anche da un gruppo di musicisti che hanno scandito la manifestazione a suon di tamburi. Prima delle 16 erano di fronte alla basilica, con una band sul palco pronta a esibirsi.

I motivi della manifestazione 

"Nessun rilancio demografico - dichiara Coghe - sarà mai possibile se continueremo a tacere la verità sull'aborto: la soppressione di un essere umano vivo, inerme e innocente nel grembo materno". Ha partecipato alla manifestazione pro life anche l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, oggi a capo di un comitato contro la guerra in Ucraina: "Partecipiamo anche quest'anno, insieme ai ragazzi dell'associazione Magnitudo presieduta da Nicola Cosimo - ha commentato Alemanno -, a una manifestazione che da sempre sta dalla parte dei più deboli. Marciare oggi insieme a queste persone è voler dar voce a una comunità che parla di diritto alla vita, ma che promuove una presa di posizione che non può essere una scelta di parte".

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